Morte Daniela Martorella: nasce l'Avas, Associazione vittime animali selvatici
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Intitolata a Daniela Martorella, di Bomba (Ch), morta a 37 anni, in un terribile incidente d'auto causato da alcuni cinghiali: è nata l'"Avas - Associazione vittime degli animali selvatici", che opererà a livello nazionale. E' stata costituita, ufficialmente, a Casoli (Ch), 3 novembre scorso e verrà presentata il prossimo 3 dicembre a Bomba. "L'Avas - spiega Carla Martorella, presidente dell'associazione e zia di Daniela - è stata costituita per volere di un gruppo di familiari, amici ed esperti, con l'intento di divulgare, nel modo più ampio possibile, le vigenti normative sulla gestione della fauna selvatica, sulla responsabilità nella gestione della stessa e sui mezzi di tutela attualmente posti a beneficio dei cittadini e delle aziende". 

 
"La stessa, inoltre, - viene aggiunto - ha come finalità di supportare ed assistere le vittime ed i familiari delle vittime, nel caso di danni provocati da animali selvatici, siano essi danni alle persone fisiche ed a quelle giuridiche, alle colture, ai mezzi, attraverso la consulenza e l’assistenza di esperti, quali agronomi, periti industriali, avvocati, psichiatri ed avvocati, che daranno un apporto tecnico sotto tutti i profili. L'Avas svolgerà la sua azione anche nei confronti delle istituzioni, locali e nazionali". Del direttivo fanno inoltre parte Anna Franca Rossetti, vicepresidente, e i consiglieri Annalisa Petrucci, Gabriele Gaspari, D’intino Giancarlo, Mauro Lovato, Domenico Di Nardo. 
 
Daniela Martorella (foto in basso) ha perso la vita in un incidente stradale sulla Fondovalle Sangro, all'altezza dello svincolo per Archi-Casoli: ha lottato per due giorni, tra la vita e la morte. Il 30 agosto, dopo il turno di notte allo stabilimento Sevel di Atessa, dove lavorava, era uscita dallo stabilimento e stava tornando a casa in macchina, una Renault Clio, con un collega. Il giovane, alla guida dell'auto, per schivare alcuni cinghiali, balzati improvvisamente sull'asfalto, ha sterzato bruscamente, finendo sulla corsia opposta. Fatale l'impatto contro una Ford Kuga, che arrivava dal senso inverso: i mezzi si sono distrutti. Daniela, nell'urto, violentissimo, è stata scaraventata fuori dall'abitacolo ed è stata catapultata sotto l'altra vettura, da dove è stata estratta poco dopo dai vigili del fuoco. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Quindi la corsa disperata in ospedale, prima a Lanciano e poi a Teramo, e il coma dal quale non si è più svegliata. Nonostante gli interventi chirurgici a cui è stata sottoposta nel tentativo di salvarla.  15 novembre 2016
 
 
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