Montorio al Vomano (Te) - Blitz antiterrorismo questa notte in un hotel di Montorio. Più di 60 carabinieri del Ros e del reparto operativo del comando provinciale, dietro il coordinamento della Distrettuale antimafia dell'Aquila, hanno effettuato una trentina di perquisizioni nell'hotel Vomano che ospita richiedenti asilo politico pachistani e afgani. Sono stati rivenuti passaporti falsi e contraffatti, quaderni di appunti in lingua araba e telefoni cellulari. Su quest'ultimi sono in corso le verifiche dei Ros. Delle 29 persone controllate, 18 sono state denunciate per possesso di documenti falsi. Fatto anomalo per chi arriva in Italia, chiedere ed ottenere subito lo status di rifugiato politico. Per questo i carabinieri del reparto investigativo,  diretti dal maggiore Massimiliano Speranza De Luca e del reparto informativo del luogotenente Vincenzo D'Alto, da cui è partito l'input che ha messo in moto la macchina investigativa, tentano di accertare i reali motivi del loro arrivo in Italia. A coordinare l'operazione denominata "Screenshot" il procuratore della Dda aquilana Fausto Cardella e il pm Antonietta Picardi. Gli accertamenti sono tesi a capire se il gruppo volesse costituire una cellula terroristica. La vera identità dei rifugiati è "scritta" nelle impronte digitali e non nei documenti di identità e passaporto falsi. Dalle impronte pertanto è stato possibile capire che i richiedenti asilo, tutti di età compresa fra i 20 ed i 30 anni, ad agosto erano stati censiti a Gorizia e mai, da allora, prima di oggi erano stati controllati.

4 dicembre '15

Condividi l'Articolo

Articoli correlati