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Pescara - Sono scesi in strada... Ci hanno così provato a richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla megadiscarica di veleni, firmata Montedison, di Bussi sul Tirino (Pe), e su altri due depositi di sostanze nocive che si trovano più a monte. Erano in circa 150 stamattina, davanti alla Regione a Pescara, tutti arrivati da Bussi, a chiedere, con gli striscioni, l'immediata bonifica e la reindustrializzazione del sito diventato celeberrimo per le tonnellate di sostanze tossiche e cancerogene che ospita da lunghissimo tempo e che sono finite nei terreni e nelle acque. Fuori i cittadini, dentro il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, presente alla Conferenza dei servizi, tenuta proprio nella sede della Regione a Pescara, insieme alla dirigente del ministero dell'Ambiente, Gaia Checcucci; al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso; al sottosegretario alla Presidenza con delega all'Ambiente, Mario Mazzoca; al presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco; ai referenti della direzione Generale della Regione Abruzzo, della Direzione regionale Opere Pubbliche, della Direzione regionale Sviluppo Economico e all'imprenditore vicentino Alberto Filippi, intenzionato ad investire sul sito industriale di Bussi. "Arriviamo qui con un percorso di tre anni - ha detto Lagatta - insieme alle istituzioni. Vediamo cosa vuole il ministero. Per noi ci sono alcune cose irrinunciabili: bonifica totale delle discariche A2/ B2, messa in sicurezza dell'area Medavox, un lavoro da 6 milioni con rimozione dei sottoservizi poi la soletta e bonifica totale della Tre Monti". "Stiamo lavorando ad una proposta di accorso di programma per la bonifica e la messa in sicurezza di questi luoghi - spiega una nota della Regione -. Proposta che il ministero dell'Ambiente ha sottoposto all'attenzione di Regione Abruzzo e Comune di Bussi. Tale bozza di intesa, finalizzata alla reindustrializzazione e allo sviluppo economico dell'area industriale di Bussi Officine, è in fase di verifica per fare in modo che sia massivamente adesiva alle esigenze del territorio ed alla riuscita dell'accordo stesso". 


 Intanto la Cassazione ha convertito in appello tutti i ricorsi presentati alla Suprema Corte nel procedimento per la discarica di Bussi sul Tirino (Pescara): le richieste dei 19 imputati e delle parti civili saranno adesso valutate dalla Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila alla quale gli 'ermellini' della I sezione penale hanno assegnato la vicenda. Nel dicembre 2014 la Corte d'Assise di Chieti aveva assolto gli imputati della Montedison dal reato di avvelenamento delle acque e, riguardo all'altro capo di imputazione, quello di disastro ambientale, i giudici avevano derubricato il reato in disastro colposo, consentendo la prescrizione. In Cassazione avevano presentato ricorso i pm della Procura di Pescara contro la sentenza della Corte d'Assise di Chieti, saltando il ricorso in appello all'Aquila e chiedendo la riapertura del processo, ma la Cassazione ha stabilito che il ricorso deve essere affrontato dai giudici di secondo grado e non 'per saltum' dalla suprema Corte. 


Sulla vicenda interviene anche il Forum Acqua. ''Da anni - afferma - il Forum segue il caso di Bussi. Se i cittadini sanno dell'inquinamento, se ogni tanto escono dati e documenti, lo si deve in larga parte alla nostra azione, come accaduto anche recentemente sui dati dell'Arta, oppure sulla decisione che stava maturando due anni fa sull'ipotesi ministeriale di fare una discarica di servizio proprio a Bussi. Il commissario delegato Goio, giusto per fare un esempio, non ha alcun aggiornamento sulla situazione ambientale del sito". Il punto, per il Forum, è il fatto che la Regione non la reso noto la convocazione della Conferenza dei servizi di oggi. "Appreso dalla stampa che vi sarebbe stata questa Conferenza dei servizi,- viene detto in una nota - abbiamo chiesto venerdì mattina per e-mail a due tra i massimi dirigenti della Regione Abruzzo di poter essere auditi. La convocazione doveva essere resa pubblica (anche il ministero dell'Ambiente, inadempiente per molti anni sul punto, ha cominciato a pubblicare le convocazioni da un anno e mezzo sul proprio sito dedicato alle bonifiche) e, cioè, pubblicata sul sito web della Regione Abruzzo. Facciamo notare che il ministero dell'Ambiente in realtà ci invita direttamente. Nell'avviso - viene detto - doveva essere indicato chiaramente dove erano depositati i documenti istruttori alla base della Conferenza dei servizi stessa; devono essere indicate le modalità con cui gli interessati (cittadini, associazioni, altri enti) possono partecipare attivamente al procedimento amministrativo con osservazioni e, nel caso, audizioni durante la conferenza dei servizi. Nelle convocazioni devono essere indicati chiaramente i giorni a disposizione dei cittadini per esprimere osservazioni. Oggi, pur senza risposta alla nostra e-mail di richiesta di audizione, ci siamo comunque recati presso la sede della Regione Abruzzo ma, dopo reiterate richieste, non siamo stati ammessi neanche per poter fare una dichiarazione. Tra l'altro abbiamo chiesto di poter parlare con il responsabile unico del procedimento amministrativo ma non è stato possibile neanche individuarlo. Esiste? Da un lato facciamo notare - dichiara il Forum - che tutte queste criticità potrebbero essere fonte di invalidità del procedimento stesso rendendolo fragile e vulnerabile e far perdere ulteriore tempo. Ricordiamo che Edison ha già vinto un ricorso al Consiglio di Stato contro il ministero dell'Ambiente proprio perché le procedure seguite non erano state congrue. Abbiamo perso tre anni solo per questo''. 21 mar. '16

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