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Avezzano (L'Aquila), 13 gennaio '15 - Tutta la Marsica si è mobilita per ricordare il terremoto del 13 gennaio 1915. Tanti gli appuntamenti organizzati nei vari paesi del territorio che oggi incentreranno le attività per ricordare quel tragico evento. Dopo gli appuntamenti dei giorni precedenti questa mattina ad Avezzano il suono delle campane alle 7.53 e della sirena del municipio ha svegliato la città per ricordare a tutti che 100 anni fa circa 32 mila persone morirono sotto le macerie. I sismografi registrarono un terremoto del settimo grado della scala Richter, la bomba sganciata su Hiroshima è ferma tra il quinto e sesto grado della scala Mercalli, il terremoto della Marsica l'11esimo. Fu il secondo terremoto più forte della storia d'Italia, una furia devastante pari alla potenza di 32 milioni di tonnellate di dinamite. Ad Avezzano, dove morirono 9 persone su 10, rimase in piedi una sola casa. Stamani, sempre alle 7.53, gli scursionisti del Cai di Avezzano, della sottosezione di Rosciolo e del Gev di Magliano de' Marsi, sono saliti sul Velino e a 2.486 metri di altitudine hanno acceso dei fumogeni tricolore visibili da tutto il territorio. Al memorial sul Monte Salviano alle 9.30 sono arrivati rappresentanti istituzionali, religiosi e militari per la deposizione della corona al monumento ai caduti e poi alle 10.30 al teatro dei Marsi è stata inaugurata la mostra itinerante "Il grande Terremoto di Avezzano e della Marsica del 13 gennaio 1915" con documenti d'epoca. 


E' stato anche presentato il francobollo speciale con annullo filatelico alla presenza di esponenti del governo, del presidente emerito del Senato Franco Marini, del vice presidente del Csm Giovanni Legnigni, del presidente di Poste Italiane Luisa Todini e di Gianni Letta. Subito dopo le autorità hanno incontrato gli studenti della città. Il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, con i religiosi provenienti dall'Abruzzo, dal Lazio e dal Molise, celebrerà alle 17 una messa in ricordo delle vittime in cattedrale, dove in serata ci sarà il concerto commemorativo dei 100 anni dal terremoto con la presentazione del cd live sul patrimonio musicale abruzzese, edizioni Baryton con melodie di Michele Mascitti (1664 - 1760) e Giuseppe Corsi da Celano (1631 - 1691). Durante la messa tornerà in cattedrale un cero che ardeva nella medioevale chiesa di San Nicola 100 anni fa. Venne travolto dal crollo dell'edificio sacro e per quasi un secolo è rimasto sotterrato tra i detriti e i calcinacci, fino a quando Aldo Cianfarani e consorte, nel 2008, durante una passeggiata domenicale sui ruderi della chiesa di San Nicola non l'hanno ritrovato. Contemporaneamente al teatro dei Marsi andrà in scena lo spettacolo "Voci dal terremoto" di Dacia Maraini ed Ernesto Salemme per la regia di Riccardo Milani con Lunetta Savino, Stefano Chiantini, Sergio Meogrossi, Lino Guanciale, Corrado Oddi, Giuseppe Ippoliti, Daniele Paoloni, Rita Eramo, Cecilia Delle Fratte, Franca Di Cicco, Ida Basile e poi Edoardo Saltarelli e Federica Fracassi accompagnati da i cori dei bambini dell'Istituto comprensivo "Benedetto Croce" e "Decima Sinfonia" di Pescasseroli diretti dal maestro Anna Tranquilla Neri. Sarà possibile visitare poi per tutto l'anno la mostra allestita all'istituto don Orione dedicata a San Luigi Orione e al suo operato nei giorni dell'emergenza. Giovedì 15 e venerdì 16, invece, al castello Orsini si terrà a partire dalle 9 il convegno "Cento anni dal terremoto. Il percorso della cultura sismica", organizzato dall'Ingv e dal dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri. Al convegno parteciperanno i massimi esperti di tematiche collegate a eventi sismici.


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