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Il territorio che si sbriciola, strade che sprofondano, case che affondano nelle frane e famiglie costrette ad abbandonare le proprie case lesionate o che crollano. Il Teramano "sprofonda" sotto i colpi del maltempo, che, dopo aver flagellato molte zone, sta causando smottamenti ovunque. E l'esasperazione sale. Sono attese così circa tremila persone alla manifestazione organizzata dalle istituzioni teramane nella capitale per il prossimo 2 marzo. Sindaci e presidente della Provincia, organizzazioni sindacali, associazioni, imprese, professionisti e cittadini, prenderanno parte al corteo per veder riconosciuti i diritti.  La richiesta è quella di ricevere un adeguato sostegno, per quella che è stata definita nel Teramano soprattutto, come la "tempesta perfetta". Si tratta della straordinaria combinazione di calamità che lo scorso gennaio hanno devastato il Teramano e tutto l'Abruzzo: intense nevicate, quattro scosse di terremoto sopra la magnitudo 5, mancanza di linee di comunicazione, corrente elettrica ed acqua per giorni.

Oggi in Provincia si è tenuta un'assemblea dei sindaci, convocata dal presidente Renzo Di Sabatino, alla quale anni partecipato anche l'assessore regionale Dino Pepe e i consiglieri regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio. "Sarà una manifestazione pacifica - ha detto Di Sabatino - e bella. Abbiamo chiesto ai sindaci di organizzare un pullman per ogni Comune. Speriamo ci siano tanti cittadini, che ci si riappropri della piazza reale per lasciare adesso quella virtuale dei social: vediamo tanto malessere e tanta richiesta di fare qualcosa - ha aggiunto il presidente della Provincia -, adesso chiediamo noi ai cittadini di fare qualcosa e di venire con noi a Roma". 

Secondo il vice presidente del consiglio regionale Paolo Gatti, "la provincia di Teramo in particolare ma anche tanti pezzi dell'Abruzzo hanno subito grandi danni materiali e morali di fronte ai quali si è mostrata tutta l'inadeguatezza della risposta dello Stato con provvedimenti che hanno fatto solletico ai conigli. Confido nel fatto che abbiamo l'orgoglio dell'appartenenza a questo territorio - ha concluso Gatti -, di partecipare a una manifestazione seria per essere ascoltati, per farci capire per riportare migliori risultati possibili per dare presente e prospettiva di futuro alla provincia di Teramo e ai pezzi di Abruzzo così pesantemente colpiti dalle calamità naturali".

23 feb.'17

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