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Una valanga si è abbattuta sull’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), un 4 stelle situato a 1.200 metri d'altezza, sul Gran Sasso. A dare l'allarme due villeggianti che erano in giro, che erano usciti: tra essi un cuoco in vacanza con la famiglia. Nella struttura c'erano 20 ospiti - e tra essi anche due bambini - e una decina di addetti.

Sul posto, intorno alle 4.30, dopo una notte difficilissima, passata a scavare 3 metri di neve che ostruivano la strada, sono giunti, con gli sci, gli uomini del Soccorso alpino Guardia di finanza (Sagf), unitamente a quelli del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas). Dietro di loro, ma non sono ancora riusciti ad arrivare, la colonna mobile dei mezzi di soccorso, e i vigili del fuoco. La struttura - dicono i soccorritori - è completamente distrutta. A Penne (Pe) sono arrivati anche i parenti degli ospiti dell'hotel.

Situato a 1.200 metri di quota l'Hotel Rigopiano - Gran Sasso Resort è ispirato all'estetismo di Gabriele D'Annunzio. E' situato in una posizione naturalistica privilegiata e dotato di molti comfort, tra i quali un centro benessere con piscina all'aperto e al chiuso, disposto a raggiera su una superficie di circa 1.200 metri quadrati con la vista sul mare. La struttura è utilizzata anche per convegni, congressi, seminari, corsi di formazione e workshop. L'albergo offre anche tre sale polifunzionali - Dannunziana (30 posti), Duse (100 posti) e Il Piacere (150 posti) - munite delle più efficienti attrezzature. Numerosi gli eventi organizzati nel corso di tutto l'anno.

Dal profilo Facebook del presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco: "Queste le parole del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta: "Il Soccorso alpino con gli sci è arrivato sul posto. La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l’hotel, che pare abbia retto. Dentro si vede una lucina e adesso gli uomini stanno entrando. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi e per adesso è impossibile cercare eventuali dispersi nella neve. Preghiamo che siano tutti salvi". (ore 6)

I soccorritori hanno al momento messo in salvo due persone, Giampiero Parete, cuoco in vacanza con la famiglia e che ha dato l'allerta, e Fabio Salzetta che, al momento del distacco della slavina, erano all’esterno della struttura, in un'auto, e hanno visto la montagna di neve staccarsi e scivolare sull'albergo. Entrambi si erano riparati all’interno di un’auto: Parete, 38 anni, di Montesilvano (Pe), caricato sull'elicottero della Capitaneria, è in stato di ipotermia ed è stato trasferito in ospedale a Pescara con un elicottero. E' assistito in Rianimazione. "Sono salvo - ha detto ai dottori - perché ero andato a prendere le medicine per mia moglie in macchina. Quando è scesa giù la valanga sono stato sommerso dalla neve, m sono riuscito a venirne fuori. L'auto non è stata sepolta e ho atteso lì dentro". Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita. La moglie e i due figli sono sotto le macerie. Al momento nessuna informazione disponibile sugli altri occupanti dell’albergo. (ore 6.30)

 E ancora: "Sono in salvo due persone – scrive il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco sul suo profilo Facebook – le stesse che avevano mandato il messaggio di aiuto. Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti. Certo che la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri!". Il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, sempre su Facebook, scrive "La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l’hotel. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi". (ore 7)  

Pronti a partire per l’Hotel Rigopiano l’elicottero della Capitaneria di Porto e quello del 118 dell’Aquila, mentre è a disposizione quello del 118 di Pescara. Il Centro coordinamento soccorsi, in Prefettura a Pescara, attende di conoscere lo scenario all’interno dell’hotel per allestire la macchina del soccorso. L'albergo è in parte crollato, in parte sommerso dalla neve. La valanga è venuta giù dal bosco. (ore 8) 

"Ci sono tanti morti": lo ha detto Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l'albergo. "Nessuno risponde". (ore 9)

 Il Soccorso alpino ha trovato la prima vittima dell’albergo Rigopiano. Si tratta di un uomo estratto dalle macerie e dalla neve poco fa. I soccorritori proseguono a scavare "ma – sottolineano – è difficilissimo". Gli uomini del Soccorso Alpino riferiscono che la slavina, immensa, si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina.

Altri tre i corpi recuperati dai soccorritori tra le macerie dell'albergo. Lo rendono noto i carabinieri. (ore 15) 

Sarebbero 35 le persone presenti all'interno dell'Hotel Rigopiano di Farindola.
"Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti - spiega il sottosegretario regionale, con delega alla protezione civile, Mario Mazzocca, dal Centro di raccolta allestito nel palazzetto dello sport di Penne -. Però è verosimile che ci fossero altri ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo". (ore 15.30)

 "Giampiero e tutti gli altri ospiti dell'albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l'arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via", ha detto Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Parete. E proprio al ristoratore Parete ha lanciato l'allarme dopo la valanga. "Ho ricevuto la chiamata alle 17,40, ho lanciato l'allarme ma non mi credevano", evidenzia Marcella.

 "Una roba da non credere, è stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita". Lo ha detto, visibilmente provato, Cristian Labanti, l'operatore del Soccorso Alpino emiliano che insieme ad Agostino Zini, Daniele Nasci e Alessandro Tedeschi mercoledì notte è partito con gli sci dal versante aquilano del Gran Sasso alla volta dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), sommerso nel pomeriggio da una slavina. I quattro sono stati tra i primi ad arrivare all'alba. "Abbiamo compiuto piccoli sondaggi, ma ci siamo trovati di fronte un muro di neve e macerie". (ore 21.00) 

"E' una situazione inimmaginabile. La strada per arrivare all'albergo è una trincea con neve a destra e sinistra". Così il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, arrivato all'Hotel Rigopiano a Farindola. "I soccorritori lavorano con impegno e determinazione - aggiunge -, la speranza che i familiari nutrono spero che trovi una risposta". (ore 21.15) 

"C'è pericolo continuo di crolli, bisogna andare avanti verificando e mettendo in sicurezza. E' tutto molto complicato". Lo ha detto il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. "La quantità di neve entrata nella struttura, di fatto implodendo all'interno di buona parte della struttura, ha creato un parziale collasso, la struttura si è mossa, si è spostata. Bisogna tutelare gli operatori, persone che hanno lavorato al limite dell'impossibile". (ore 21.30) 

"Le speranze di trovare persone in vita si riducono di ora in ora. In questo momento mi sento solo di abbracciare i familiari dei dispersi", ha detto il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. "E' uno scenario tragico, c'è una grandissima frana che si è staccata dai 2.400 metri del monte Siella", ha aggiunto, sottolineando che nella struttura c'erano 4 bambini. (ore 22)

19 gennaio 2017


Nella foto in basso i primi ospiti messi in salvo. Nella foto in alto, dei vigili del fuoco, le condizioni attuali della struttura
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