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Siamo alla vigilia di un nuovo, severo, peggioramento delle condizioni meteorologiche. A rivelarlo ad Abruzzolive.tv è l'esperto meteorologo Angelo Ruggieri.

Si tratterà, con ogni probabilità, di una dinamica comunque piuttosto intensa, in quanto l'invadenza di aria molto fredda, soprattutto alle quote superiori dell'atmosfera, favorirà la formazione di una circolazione di bassa pressione. Le dinamica previste dalla modellistica numerica per quanto riguarda l’irruzione in arrivo dalla giornata di domenica 15 sarà di tipo artico-marittima, almeno inizialmente.

Premesso che la massa d’aria artico-marittima si riscalda dal basso man mano che si muove verso sud, è logico comprendere che il calo termico si presenterà più marcato in quota, cioè dove la massa d’aria tende a conservare le proprie caratteristiche iniziali. Ciò ovviamente non significa che al suolo non si risentirà dell’irruzione. A tale proposito divengono fondamentali le precipitazioni: affinchè, quindi, codesta massa d’aria riesca a “rovesciare” in superficie il freddo, particolare importanza rivestirà la fenomenologia. Ove presente, infatti, gli effetti del calo termico saranno più incisivi favorendo, quindi, episodi nevosi fin verso quote basse.

Ciclogenesi, quindi, sui nostri mari di ponente. Configurazione, questa, che normalmente determina condizioni di maltempo su gran parte della nostra Penisola. Maltempo che, al momento, sembrerebbe destinato a a mantenersi attivo per gran parte della prossima settimana. Tra la giornata di domenica 15 e quella di lunedì 16 - afferma Angelo Ruggieri - potremmo assistere ad un peggioramento delle condizioni meteorologiche anche sulla nostra regione, con neve a quote collinari (4-500 metri, anche se localmente anche a quote più basse).

Diverso il discorso che riguarda i primi giorni della prossima settimana. Tra lunedì 16 e martedì 17, infatti, la progressiva espansione e rotazione dell'asse dell'anticiclone delle Azzorre verso i quadranti nord-orientali favorirà la discesa verso le nostre latitudini di aria artico-continentale che andrà ulteriormente a rinvigorire il vortice depressionario presente sul medio-basso tirreno. Nulla a che vedere con la precedente ondata di gelo ma comunque capace di 'fruttare' fenomeni piuttosto intensi. Fondamentale a tale proposito sarà la disposizione del centro di bassa pressione. Disposizione che potrebbe facilitare anche la determinazione della quota neve tenendo conto della massa d’aria in arrivo. Alla luce degli ultimi aggiornamenti, quindi, riteniamo probabile ulteriori, copiosi, apporti nevosi sull'Appennino centro-meridionale, mentre rimane ancora piuttosto difficile delimitare la quota neve, al momento attesa fin verso quote collinari.

A tale proposito - conclude Angelo Ruggieri - vi consigliamo di seguire tutti gli opportuni e necessari aggiornamenti che, naturalmente, non mancheremo di fornirvi. 13 gennaio 2017


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