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Cosa c’è “in fondo al mar”? Per capirlo e studiare la biodiversità che popola i mari italiani, l’Alma Mater, in collaborazione di Confcommercio, ha avviato il progetto Sentinelle del Mare, che vedrà la partecipazione di molti comuni d’Italia, tra cui ben 4 appartenenti alla Costa dei Trabocchi: Fossacesia (Ch), Torino di Sangro (Ch) e Casalbordino e Rocca San Giovanni (Ch). L’iniziativa, ideata dal Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Bologna, coinvolgerà tutti quei cittadini, imprese turistiche e turisti che vorranno diventare delle vere e proprie sentinelle del mare, segnalando agli studiosi la presenza di specie marine facilmente riconoscibili, in una precisa località, compilando apposite schede di rilevazione che poi saranno oggetto di studio da parte del Dipartimento universitario di Bologna. Lo studio dei biologi marini si concentrerà maggiormente su alcune specie che fungono da veri e propri indicatori di biodiversità, tra le quali - come ci spiega il sindaco di Torino di Sangro, Silvana Priori - ci sono la vacchetta di mare, il pomodoro rosso di mare, il cavalluccio e le stelle marine. Tuttavia, allo scopo scientifico del progetto, si unisce anche quello di fare intrattenimento, animando i programmi di intrattenimento di porti turistici, alberghi, stabilimenti balneari e ristoranti attraverso escursioni in mare, presentazioni ed incontri. Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, iniziative come queste contribuiscono a tutelare l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, anche con l’obiettivo di favorire una migliore qualità dell’accoglienza dei luoghi e dei servizi, sottolineando come il turismo contribuisca a creare ricchezza e nuova occupazione. "E naturalmente – aggiunge Sangalli - a salvaguardare la qualità del nostro mare e delle nostre coste". 

Infatti, secondo i dati di Confcommercio, "tutto ciò si riflette nella valorizzazione delle nostre località costiere e del comparto balneare, che rappresenta circa il 30% del turismo complessivo”. "Siamo, dunque, convinti – dichiara Carlo Sangalli - che i nostri imprenditori degli stabilimenti balneari, delle strutture alberghiere, della ristorazione, dei villaggi turistici, dei campeggi e dei porti turistici saranno delle sentinelle del mare molto attente e sensibili". Durante la presentazione del progetto, il rettore dell’Università Alma Mater di Bologna, Francesco Ubertini, ha spiegato come questa sia una iniziativa "che rientra nelle strategie di ateneo per la ricerca e la terza missione, grazie al quale i cittadini - in questo caso bagnanti, snorkelisti e sub -, saranno i protagonisti della raccolta di dati sull'ambiente e la sua biodiversità, attraverso un metodo ricreativo e validato di compilazione di apposite schede di rilevamento, che stiamo sperimentando e utilizzando dal 1999". Oltre ai 4 centri della provincia di Chieti, il progetto coinvolge una vasta rete di comuni italiani: Monterosso, Cinque terre (La Spezia), Argentario, Isola del Giglio, Isola di Giannutri e Talamone (Grosseto), Ventimiglia, Santo Stefano al Mare (Imperia), Isola di Santo Stefano (Olbia), Lido di Roma e Lido di Latina (Roma), Mondello, Cinisi, Cefalù e S.Flavia (Palermo), Castellaneta Marina, Taranto, Pulsano-Lizzano, (Taranto), Porto San Giorgio (Marche Centrali). "Ci sono molte storie da raccontare ai clienti, - dichiara il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè - sul mare e sulle nostre coste. Se comunicata bene, è un'iniziativa che costa poco e può avere un grande risultato".
18 maggio 2018

Alessandra Rambaldi

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