Lanciano (Chieti) - Diecimila euro dati per le Feste di Settembre, che richiamano centinaia di migliaia di visitatori... Sono diecimila perché... "il Comune non ha soldi", questo il refrain, che viene ripetuto ad ogni occasione. Ora, invece, il Comune concede 6mila euro ad un pressoché sconosciuto "Lanciano Blues Festival"... "Alla luce di questo, - denuncia Tonia Paolucci, capogruppo della lista civica Libertà in Azione del consiglio comunale di Lanciano - sembra chiaro che a Lanciano, se un’associazione culturale vuole ottenere un contributo dal Comune per organizzare una manifestazione, è indispensabile che abbia tra i suoi soci almeno un consigliere comunale di maggioranza”. Sia le Feste di settembre che il Lanciano Blues Festival sono presieduti da Maurizio Trevisan e "hanno come riferimento il consigliere comunale di maggioranza, Lorenzo Galati".
“Non tutto ciò che è lecito, è automaticamente anche opportuno – puntualizza Paolucci – anche perché, dopo le polemiche sul contributo per la manifestazione dell’Anpi, la cui presidente è Maria Saveria Borrelli, consigliera comunale della maggioranza che sostiene il primo cittadino, sembrano esserci ricascati con il Blues Festival: sono stati infatti assegnati, e liquidati, 6 mila euro per l’organizzazione dei concerti che hanno accompagnato la manifestazione ‘i Giovedì del Gusto’ della scorsa estate”.
La capogruppo di Libertà in Azione tiene anche a precisare: “A parte il fatto che Pupillo ci aveva detto che la rassegna non avrebbe comportato alcun costo per le casse municipali, ci pare quanto meno poco opportuno sostenere un sodalizio che fa capo al presidente del Settembre Lancianese, nominato dal sindaco, e a un altro consigliere comunale di maggioranza. I costi esposti dal presidente Trevisan, cui va in ogni caso il plauso per l’allestimento di un cartellone di livello, meritano un approfondimento, soprattutto perché lo stesso Trevisan ha parlato di un passivo. Rendere pubblico il rendiconto – conclude - è un atto di trasparenza, che il sindaco deve alla città e alla promessa del ‘famoso palazzo di vetro’ più volte evocato in campagna elettorale, ma le cui finestre continuano a essere ancora un po’ troppo appannate”. 13 ottobre 2017
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