Lanciano - "Una follia quella di aderire allo Sprar per accogliere un centinaio di richiedenti asilo nella nostra città". Così, in una nota, il segretario di Forza Nuova Lanciano, Marco Basilischi, riferendosi alle intenzioni dell'amministrazione comunale. Domani la questione migranti approderà in Consiglio comunale per il passaggio conclusivo. All'Ordine del giorno, infatti, si legge "presa atto deliberazione G.C. (Giunta comunale, ndr) numero 177/2017: adesione al sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati - Sprar (Decreto Ministero Interno 10.08.2016 - Gazzetta Ufficiale  numero 200 del 27.08.2016).

"Ci sembra del tutto evidente - continua l'esponente di destra - che il tessuto sociale di Lanciano non è assolutamente nelle condizioni di accogliere un così alto numero di immigrati che si andrebbero ad aggiungere ai tanti già presenti sul territorio. Facciamo inoltre notare che nessuna città che ha aderito a questa scellerata scelta è poi rimasta con la percentuale prevista, e che il numero di 'ospiti' è sempre aumentato in maniera esponenziale. Lanciano - aggiunge - andrebbe inesorabilmente incontro a conflitti sociali e problemi di sicurezza. Ma ovviamente ci sarebbe anche la fortuna di qualcuno, quelle due cooperative che fin da oggi, ben prima che inizino le pratiche burocratiche, sappiamo che saranno le assegnatarie del business. Forza Nuova - conclude - si opporrà con tutte le sue forze per evitare questo scempio, che dovrebbe ingrassare le suddette cooperative 'amiche' a dispetto degli interessi collettivi".

Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) costituisce una rete di centri cosiddetti di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale. Non è, dunque, finalizzato (come i CDA o i CARA) ad un’assistenza immediata delle persone che arrivano sul territorio italiano ma, originariamente, all’integrazione sociale ed economica di soggetti già titolari di una forma di protezione internazionale (rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria).

Nei primi anni di attività, tuttavia, lo Sprar ha dovuto supplire alle carenze del sistema “primario” di accoglienza, con una quota decrescente di posti assegnati anche ai richiedenti protezione (passati dall’80% nel 2004 al 28% nel 2011). 

Lo Sprar è costituito dalla rete degli enti locali che accedono ai finanziamenti. Il ministero dell’Interno, tramite il servizio centrale, infatti emana ogni tre anni un bando per l’assegnazione dei posti finanziati. I singoli enti locali interessati, congiuntamente ad organizzazioni del terzo settore presenti sul territorio, precedentemente selezionate a livello locale, partecipano a tale bando presentando il proprio progetto.  

28 mag.'17

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