La rabbia, improvvisa, e rompe il femore alla figlioletta di un mese, perché piangeva. E poi pizzichi alla moglie e colpi al volto, morsi sulla pancia e sulla schiena anche durante la gravidanza. Con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate D.N.A., 35 anni, di Lanciano, è stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione dal gup del tribunale di Lanciano, Marina Valente; pm Mirvana Di Serio. L'uomo ha patteggiato la pena. 

Secondo l'accusa le violenze sono state compiute tra il marzo 2014 e il 18 gennaio 2015, sia a Lanciano che a Roma, dove la moglie e i due figlioletti dell'imputato sono andati poi a vivere. All'imputato, operaio metalmeccanico, per questi fatti è stato imposto il divieto di avvicinarsi ai familiari, disposto dal gip Francesco Marino che, però, non ha ritenuto necessario l'arresto dato che, appunto, la famiglia si era trasferita nella capitale. 

Stando alle ricostruzioni dell'accusa, l’uomo non sopportava il pianto della figlioletta, fin dai primi giorni di vita: la piccola, con le sue lacrime, gli disturbava il sonno. Per ciò l'afferrava e scuoteva con violenza, urlandole contro. E il 15 gennaio 2015 strappò la neonata dalle braccia della madre, alla quale sferrò un colpo al viso, e strinse con brutalità la piccola al petto e le strattonò le gambe procurandole la frattura scomposta della "diafisi femorale sinistra, con prognosi superiore a 40 giorni e con possibili postumi invalidanti per dismetria residua, ossia l’alterazione funzionale futura dell’arto inferiore sinistro". 

La piccina restò diversi giorni con la gamba fratturata, senza che nessuno se ne accorgesse. Lei piangeva, tanto, per i dolori. Si pensò alle coliche per via del latte artificiale con cui veniva nutrita. Ma visto che non passava, ad un certo momento, è stata portata in ospedale ed è saltata fuori la frattura scomposta del femore. Quando sono scattati gli accertamenti, l’uomo ha riferito alle forze dell'ordine che la frattura alla bimba era stata causata dall’esuberanza del fratellino che gli era finito addosso al cambio del pannolino. La polizia poi, invece, ha scoperto che le terribili lesioni erano state procurate dal padre. 

08 novembre 2017

Nella foto, di repertorio, un bimbo di un mese

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