Lanciano. Ricordi e ragazzate: dopo 40 anni dalla licenza classica torna la 'mitica 3 A'
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“Aggiungi un posto a tavola che c’è la mitica 3A!” E che 3A! perché dopo 40 anni dalla licenza classica a Lanciano, anno 1978, davvero per tanti ex studenti, ora padri e madri di famiglia, è stata una serata da favola. E di vividi ricordi. Ritrovarsi, e per qualcuno è stata davvero la prima volta dopo tutti questi anni, è stato un gesto pieno di commozione. E il pesce servito in tavola è stato solo un dettaglio. Non lo era certo l’Eremo Dannunziano, luogo protagonista della serata, perché da lì si sono salutati dopo la licenza quasi mezzo secolo fa.

E in una calda serata d’agosto è stato come un entrare in un castello di ricordi e visitare ogni “stanza della memoria”. Loro, Massimo Di Fonzo, Raffaella De Felice, Marilina Catinella, Antonella D'Antonio, Marco Di Domenico, Alberto Paone ,Silvana Pasquini, Gianza Di Donato, Luciano Rosa, Anna Ruscello, Irene Angelucci, Elena Taddeo, Clelia Scatozza, Paola Villante, Lucio Valentini, Pietro De Nobile e Maria Grazia Zulli erano presenti (foto), e solo per ragioni logistiche erano assenti gli altri “mitici” Antonello Vitullo, Francesca Fiori, Francesco Fioretti, Luciano Soricelli, Antonio Lusi, Doralice Di Lallo, Eleonora Bucciarelli ed Enrica Di Paolo. Ed è stato anche un ritrovo da mezza Italia considerato che c’è chi è arrivato dalla Campania, dalla Lombardia e dal vicino Lazio.

Ci ha pensato l’avvocato Marco Di Domenico a rendere presente l’amico studente Joseph De Joseph, che ha gelato tutti gli amici il 1 febbraio del 1985 quando, dopo alcuni anni dalla licenza classica, ha deciso di lasciare questa vita con un gesto sconsiderato… Di Domenico nella serata, per lui, a nome di tutti, ha lasciato una sedia vuota lì a tavola per una presenza da avvertire ancora lì fra i suoi amici di classe. “Ad una gita scolastica io e Joseph ci impossessammo del passpartout dell’hotel e abbiamo fatto blitz in varie camere riempiendo di dentifricio la bocca semiaperta di chi dormiva...con tanto di foto. I primi selfie…” racconta Di Domenico facendo volare la memoria anche fra gli affetti. Perché l’avvocato Di Domenico ha avuto occasione di frequentare l’amico Joseph anche dopo la licenza classica e le goliardate si sprecavano: “Quando ripartivamo da Bologna, studenti universitari, in autostop piazzandoci ai caselli autostradali o i viaggi in treno per tornare su con sempre tanta ‘casciara’...una volta sul treno ci mangiammo tutte le provviste che una madre ci aveva caricato per farle arrivare ad un nostro amico a Firenze e che venne alla stazione di Bologna e non trovo nulla!”.

E poi la reunion di ricordi e eventi, che dal cilindro della memoria sono riaffiorati, fra lavagne, gessetti, registri, le odiate “note di classe”; fra una portata e l’altra il traffico dei ricordi: “Abbiamo rinverdito i nostri giorni trascorsi con le bravate di alcuni ragazzi che con le loro telefonate miravano a saltare le lezioni, per non dimenticare il professor Giuseppe De Joannon con i suoi aforismi scientifici e le lezioni di vita, come quando mandò un ragazzo alla lavagna e ci insegnò il posto preciso dove fare le iniezioni.  I tentativi con la professoressa Longo di non fare lezione parlando di politica e del sociale. I nostri anni erano quelli della contestazione. Ma anche quelli dei primi amori, amori e simpatie nate e finite lì il più delle volte. Ma due coppie sono salde e felicemente sposate” ci racconta Anna Ruscello, una delle mitiche della 3A. E poi le lezioni di vita, oltre che didattiche, ricordando Antonio Paciocco, Luciana Aquilone, Tonino Lanci.

Quarant’anni di vita dentro una “serata amarcord ma senza amarezze e rimpianti. Con la gioia di essersi ritrovati a distanza di 40 anni ancora sorridenti e pieni di iniziative e voglia di divertirsi nonostante le inevitabili delusioni e dolori che gli anni hanno riservato ad ognuno” ci racconta ancora la Ruscello.

Simbolico il lancio della lanterna a fine serata: “è la promessa di rivederci di nuovo senza attendere ovviamente tutti questi anni altrimenti arriveremmo… con bastoni e dentiere”, precisa sorridendo Ruscello. 10 agosto 2018

Alessandro Di Matteo

 
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