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E' sulla regimentazione delle acque piovane e sui tempi di completamento dei lavori che, in municipio, a Lanciano (Ch), s'infiamma l'incontro sulla pavimentazione e riqualificazione di corso Trento e Trieste, da sempre cuore pulsante della città, cerniera tra il centro storico e la parte più moderna. Da un lato ci sono l'amministrazione comunale, con il sindaco Mario Pupillo, con gli assessori, con tecnici e funzionari a supporto; la ditta appaltatrice, la Edilizia e Strade Srl di Campobasso, e il direttore dei lavori, l'architetto Giuseppe Di Giacomo. Dall'altra gli esercenti e le associazioni di categoria. Giuseppe D'Autilio, titolare dell'omonima rivendita di calzature nata nel 1908, come tiene a sottolineare, è il portavoce del comitato spontaneo di commercianti che si è appositamente costituito. Ed è lui ad accendere l'incontro. "Dalle abbondanti piogge del 3 maggio scorso - attacca - abbiamo riscontrato, filmato e documentato con fotografie, un 'ruscellamento diffuso' lungo il corso, nel tratto già cantierato". Un fiume d'acqua che avanza... "Vorremmo capire se le nostre attività sono a rischio e se possono subire danni conseguenti a tali eventi meteorologici a causa del nuovo manto viario... Chiediamo spiegazioni circa la modifica, in corso d'opera, del sistema drenante... Vogliamo capire in che modo d'inverno, dopo le copiose nevicate, sarà rimossa la coltre di neve e ghiaccio...". Una raffica di domande incalzanti. "E' prevista una variante in corso d'opera - risponde Di Giacomo - che prevede, tra l'altro, l'implementazione delle caditoie per la raccolta delle acque sia nella parte alta del corso che in quella verso Piazza Plebiscito. Prima di Palazzo degli Studi, invece, sarà creata una canalina con tante caditoie che, nel sistema di drenaggio, permetteranno di intercettare 124 litri d'acqua al secondo. Questi cambiamenti scongiureranno pericolo di allagamenti". Spiegazioni accettate, tra le polemiche, ma mal digerite. Perché i timori restano. "Siamo sicuri che queste modifiche basteranno? Non vorremmo ritrovarci i negozi... pieni d'acqua. Fermo restando che in alcuni punti esistono già grosse infiltrazioni, irrisolvibili", commenta Fabio Sparvieri, titolare dell'omonima farmacia. 

"Una parte del corso - ricorda il gioielliere e geologo Luigi Carabba - insiste su terreno di riporto di 24 metri d'altezza. Questo è stato calcolato? Siete sicuri che non ci saranno cedimenti?" Critiche da Monica Bono, della gioielleria Mozia che evidenzia le discrepanze tra il progetto preliminare e quello esecutivo anche a livello artistico-architettonico e per quanto concerne "la decorazione del lastricato". Il preliminare porta la firma dell'architetto Orazio Carpenzano, dell'università "Sapienza" di Roma; quello che si sta realizzando, invece, che "copia" e peggiora il primo, è dell'architetto comunale, Vincenzo Di Fabio, ora in pensione. Responsabile del procedimento risulta essere l'architetto comunale Giambattista Granà, anch'egli in odore di pensione. "Il progetto preliminare, quello esposto alla Biennale di Venezia, prevedeva altro... Ad esempio dei punti luce creati con pietre colorate; anche i materiali che si stanno utilizzando sono differenti", viene fatto presente. La trama della pavimentazione, nell'intento dei progettisti, dovrebbe riprendere la presentosa... "Ma quale presentosa? Dove l'avete vista?", è l'appunto.

Tasto dolente anche la durata dei lavori. "La situazione economica di molte attività - afferma Angelo Allegrino, presidente Ascom Abruzzo - è disastrosa. Non vorremmo che questi lavori si prolungassero in... eterno". "Eh già - viene rincarato da un'altra commerciante - perché sul cantiere, quotidianamente, ci sono appena tre operai. Un intervento così, mastodontico, non si può realizzare con soli tre operai...". Mentre i commercianti, con la strada bloccata, perdono incassi. "Gli accessi della clientela sono diminuiti del 36 per cento", tuona D'Autilio. "I lavori - rammenta l'assessore Pasquale Sasso - sono partiti il 15 gennaio e dureranno 365 giorni... Lo sapevate, dato che ci siamo visti prima dello scorso Natale, proprio per affrontare la questione". "Attualmente - dichiara Di Giacomo - vengono realizzati 44 metri quadrati di pavimentazione al giorno, velocità maggiore rispetto al previsto". "Per le Feste di settembre - annuncia Pupillo - il corso sarà aperto, con i lavori interrotti. A fine mese, in un summit con i tecnici, decideremo se proseguire o se bloccarci temporaneamente, per permettere lo svolgimento di manifestazioni estive". Ma ai più l'idea non piace. "Bisogna andare avanti, nessuno stop. Nostra intenzione - conclude D'Autilio - è collaborare per rendere più bella e funzionale l'opera. E pretendiamo che si vada avanti speditamente, in maniera efficace ed efficiente". "Abbiamo elencato i nostri dubbi soprattutto circa la regimentazione delle acque e i tempi di realizzazione dell’opera - dichiara alla fine Fausto La Morgia, presidente Le Vie del Commercio -. Abbiamo ricevuto risposte puntuali e concrete, anche se qualche dubbio resta ancora, siamo comunque ottimisti". Ottimisti sì, ma domani il comitato dei commercianti, che raggruppa 65 esercenti, presenterà in Comune un documento in cui chiede più approfondite delucidazioni. Intanto Carpenzano nel prossimo fine settimane sarà a Lanciano. 
14 maggio 2018

Nelle foto la riunione di oggi in Comune. Cliccare su immagini per ingrandire
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