Due anni di studio ed è diventato realtà il contratto di fiume per il Feltrino, accordo negoziato tra i Comuni ricadenti nel bacino del fiume che sono Lanciano, San Vito Chietino, Castel Frentano, Treglio e Frisa: in totale 53 chilometri quadrati di territorio.. "E' un progetto pilota in Italia, tanto che il ministero dell'Ambiente lo ha inserito nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici - ha detto Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza della giunta regionale -. I sindaci hanno fatto una scelta precisa per perseguire la tutela dell'ambiente".

La firma del contratto si è svolta in municipio a Lanciano (Ch), Comune capofila, da parte dei sindaci Mario Pupillo (Lanciano), Emiliano Bozzelli (San Vito), Gabriele D’Angelo (Castel Frentano), Rocco Di Battista (Frisa), Massimiliano Berghella (Treglio). Presenti Silvia Ferrante, presidente dell'Associazione Centro documentazione conflitti ambientali Abruzzo, e Tommaso Pagliani, direttore scientifico del Centro.

La finalità principale del contratto è il contenimento della vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici, incrementando l'adattabilità e la resilienza dei sistemi naturali, sociali ed economici. Per anni nel fiume Feltrino era scomparsa la vita biologica, ora i dati migliorano con l'inaugurazione del nuovo depuratore di Lanciano, realizzato dalla Sasi in località Santa Croce. Per il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, "si tratta di una sfida importante del nostro territorio per il recupero e la valorizzazione di un fiume troppe volte maltrattato dall'uomo".

Il Feltrino nasce a Castel Frentano ed è lungo 17 chilometri. Un corso d'acqua distrutto in passato dai liquami di oltre 50 mila abitanti.
28 dicembre 2017

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