Feste di Settembre con botte da orbi a Lanciano (Ch): le prime due serate, infatti, sono state segnate da altrettante aggressioni. La prima si è verificata il 14 settembre, poco dopo la mezzanotte. Su corso Trento e Trieste un giovane, di vent'anni, è stato accerchiato e picchiato da cinque rom. E' successo di fronte a Palazzo degli studi, mentre tutti si affrettavano a raggiungere l'ippodromo per assistere ai tradizionali fuochi pirotecnici. Il ragazzo, tumefatto e insanguinato, era già stato malmenato dal gruppo nel piazzale delle giostre, del luna park. Tanto che il parapiglia aveva allarmato più d'uno: erano infatti arrivate telefonate sia ai carabinieri che alla polizia: "Correte c'è una rissa". La gang però si era subito dileguata per ritrovarsi, di lì a qualche minuto, sul corso, dove si è rimessa a pestare il ragazzo. Le grida della fidanzata hanno richiamato una guardia della Federalpol, che ha intimato agli uomini di fermarsi, ma è stato spintonato e così ha allertato i carabinieri. Nel frattempo sono tutti scappati. Ci sono indagini in atto.
Il secondo episodio violento risale all'altra sera e si è verificato, stavolta, a conclusione dello spettacolo di fuochi artificiali. Nel mirino di cinque donne, dall'accento straniero, probabilmente romeno, è finita una mamma di Lanciano, rea di non aver ceduto loro il passo. A.C., 29 anni, stava uscendo, come migliaia di altri cittadini, dall'ippodromo, dopo aver assistito agli spari. Con lei anche la figlioletta, e poco più distanti il marito con un altro bimbo. All'improvviso un gruppo di donne l'ha aggredita perché non avrebbe dato loro la precedenza. Schiaffi e graffi, mentre la bambina era lì terrorizzata. Il marito non ha fatto in tempo ad intervenire. Sono stati allertati i vigili urbani, che erano sul posto, che hanno segnalato il fatto alla polizia, che è intervenuta. La signora si è recata al Pronto soccorso per sottoporsi alle cure necessarie.
17 settembre 2018
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