Lanciano. Cassaforte in spalla e via... Ladri ripuliscono casa di un noto libraio
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Hanno sventrato il muro che conteneva la cassaforte, se la sono messa in spalla e, con essa, hanno sceso le scale del palazzo per poi fuggire a bordo di un’auto. Ha dell’incredibile il furto messo a segno oggi pomeriggio a Lanciano (Ch), in via Eraldo Miscia, nei pressi delle poste. L’appartamento di Giorgio Ranalli, 66 anni, proprietario della storica libreria  "D'Ovidio" nel centro città, è stato messo a soqquadro e anche a tratti distrutto. Ripulito da cima a fondo. Nel muro, in camera da letto di uno dei figli, rimane uno squarcio. Sparso a terra un cumulo di calcinacci e mattoni, e polvere dappertutto. L’abitazione sembra un cantiere. Testimoni oculari del colpo sono stati… i gatti che vivono nell'appartamento.

Il furto tra le 14 alle 15. I malviventi, utilizzando il normale ingresso del palazzo, sono giunti al terzo piano e sono entrati dal portoncino blindato. Hanno iniziato a rovistare dappertutto, stanza per stanza, cassetti e mobili passati in rassegna. Armadi aperti, tutto messo in subbuglio. Nel tinello e nelle credenze è stata sottratta l’argenteria: posate, monili, centritavole ecc... Poi il lavoro, meticoloso, nella parete: probabilmente utilizzando una mazzetta da muratore, i ladri hanno scardinato la cassaforte a muro. Per i ladri è stata utile anche la pinza del camino, quella solitamente usata per prendere la legna. Sarebbe stata usata per fare leva nel muro. Per attutire l’impatto dei calcinacci e detriti che cadevano dalla parete sul pavimento, la gang ha escogitato uno stratagemma: ha infatti poggiato cuscini e vestiario per terra in modo che gli altri condomini non sentissero rumori sospetti. Estratta la cassaforte, l'hanno avvolta in un copridivano e in due sono usciti dall’abitazione scendendo dalle scale della palazzina. Quando sono giunti sul piazzale e si sono infilati in macchina, sono stati notati da una signora che era sul balcone e che ha prontamente avvisato Ranalli. 

"Ti entrano in casa e ti fanno violenza nelle cose e nell'animo! - dice Ranalli -. Oggi, diversamente dagli altri giorni, sono andato a pranzo da una mia zia. Fino alle 13 ero a casa. Poi mi hanno avvisato di questi due che andavano via con la cassaforte". Che cosa le è stato rubato? “Non siamo mica ricchi noi! E' sparito tutto l’oro che avevamo: collane, gioielli, orecchini…", indica. “C’è stato sottratto un mondo di affetti, la storia di diverse generazioni. Dentro la cassaforte avevamo tutti gli oggetti frutto di ricorrenze, feste, di eventi che rimangono nel cuore. Battesimi, matrimoni, compleanni, quelli dei nostri dei nostri figli. Lì conservavo anche lettere ‘storiche’ della mia gioventù”. A Ranalli è stata rubata anche una macchina fotografica che era poggiata sul tavolo. Lasciato indenne, al suo posto, invece, il computer portatile. Come sono potuti entrare? "Secondo le forze dell'ordine hanno utilizzato uno di quei passpartout del tipo "bulgaro", in grado praticamente per poter accedere anche in un’abitazione chiusa con un portoncino blindato". 

Adesso come si sente? "Spaesato, cerco di capire cosa hanno rovistato. E' andata via anche la luce quando loro sono stati qui”. E i gatti? “Sono discreti. Ma quando sono tornato a casa li ho trovati terrorizzati, nascosti come non mai, sotto la poltrona”. 
Sul furto sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Lanciano che sono intervenuti immediatamente e che hanno raccolto anche la testimonianza della donna che ha visto i due dileguarsi a bordo di una macchina celeste. Il bottino è di oltre 100 mila euro.
17 ottobre 2018

Alessandro Di Matteo 

Nella foto in alto il muro dov'era collocata la cassaforte; in basso i calcinacci e i detriti nell'appartamento dopo il furto

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