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Lanciano (Ch) - La magistratura ha avviato indagini e ci sono stati sopralluoghi di carabinieri e polizia. Gli aiuti umanitari abbandonati in contrada Fontanelle a Lanciano, in varie discariche che costeggiano la zona, sono ora nel mirino di forze dell'ordine e Procura. A disporre gli accertamenti è stato il pubblico ministero Rosaria Vecchi. Tra i rifiuti, da oltre un mese, campeggiano alimenti di matrice europea destinati ai poveri. Pasta di grano duro, biscotti per bambini, legumi, latte, coloranti, estratti per prodotti dolciari, liquori, marmellate, chili messicano: sono stati abbandonati nella spazzatura, su una via sconcia, semicoperta da immondizia. La maggior parte delle cibarie – che recano sulla confezione la dicitura “Aiuto Ue-Fead. Prodotto non commeciabile” - non è ancora scaduta. “E' da metà dello scorso agosto – spiega Antonio Campitelli, residente – che tra il pattume compaiono prodotti col marchio dell'Europa”. Prodotti che i passanti, viste le buone condizioni, non hanno disdegnato di raccogliere, di caricare sull'auto e di utilizzare a casa. “Cartoni zeppi di latte - aggiunge Campitelli -; pacchi di piselli, ceci e fagioli ancora nel cellophane... Ma anche giocattoli e materiale didattico per l'infanzia: bambole ed orsacchiotti, quaderni per la scuola”. Militari e agenti hanno dato un'occhiata ai luoghi, raccolto dichiarazioni e scattato fotografie a una parte dei prodotti rinvenuti. 

Il Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) si occupa di dare assistenza materiale, con generi alimentari, abiti e altri articoli essenziali per uso personale, come scarpe, sapone e shampoo. Prevede anche la fornitura di materiale scolastico a ragazzi provenienti da famiglie disagiate; l’attivazione di mense allo scopo di favorire la partecipazione degli studenti ad attività pomeridiane extracurriculari; aiuti a favore dei senza dimora. E' un programma di lotta alla miseria per il quale, nei Paesi dell'Unione, per il periodo 2014-2020, sono stati stanziati oltre 3,8 miliardi di euro. 

“Anche da noi – fa presente Luigi Cuonzo, direttore della Caritas diocesana Lanciano-Ortona – sono arrivate, più volte, segnalazioni di prodotti Fead ammucchiati, anche in pieno centro, accanto ai cassonetti della nettezza urbana...”. In Abruzzo è il Banco Alimentare Abruzzo-Molise, con sede a Pescara, che gestisce il 90 per cento del programma europeo di aiuti Fead. “Il restante 10 per cento – spiega Cosimo Trivisani, direttore regionale del Banco – è in mano alle Caritas”. Tra Abruzzo e Molise sono 241 le strutture che ricevono prodotti, nella nostra regione circa 190. “Noi, per quel che possiamo, facciamo i controlli, ma - tra Colletta, donazioni di aziende e Fead - gestiamo 2 milioni di chili di prodotti annui... Riguardo agli alimenti trovati tra i rifiuti a Lanciano – conclude Trivisani – mi sento di affermare che, se i quantitativi sono notevoli e in grosse confezioni, ad abbandonarli non possono essere stati cittadini o singole famiglie...”. 26 settembre 2016 

Serena Giannico


Foto Andrea Franco Colacioppo
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