Lanciano (Ch) - Un continuo slalom tra le auto parcheggiate ai lati della strada, furgoni che caricano e scaricano merci e... biciclette. Ma come, la pista ciclopedonale, a Lanciano, non è stata ideata apposta per le due ruote? Sì, ma dopo la pioggia è piena di pozzanghere e allora tutti sulla strada adiacente. Paroloni, talvolta parolacce...
"E io dove dovrei passare?" si chiede l'autista dell'autobus della società Tua che percorre via del Mare nell'unico senso possibile, dall'ospedale verso Torre Sansone.

All'interno dell'autobus tenta invano di contenere le imprecazioni e, dopo l'ennesimo sportello di macchina in sosta che si apre a pochi centimetri e contro cui viene prontamente evitato lo schianto, si autocompiace: "Per fortuna ho i riflessi pronti". Ma questo autista è abituato a ben altro: "Oggi siamo anche fortunati - dice al suo collega - quando c'è il tir di "Acqua e sapone" a scaricare si blocca definitivamente tutto. Per non parlare degli orari di ingresso e uscita delle scuole...". 

Nel frattempo si accorge, ormai nei pressi della rotatoria all'altezza di Santa Giusta, che non c'è spazio per passare: il solito furgone di una delle attività commerciali di via del Mare sta in mezzo alla strada, ma lui è disposto a tutto pur di arrivare a destinazione. "Questi devono pur lavorare", riconosce. L'unica soluzione è arrampicarsi sul cordolo del marciapiede per superare quel tratto e del resto, come spiega al collega "il più delle volte ci parcheggiano pure. Oggi, tutto sommato, siamo stati davvero fortunati". 12 settembre 2017

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