GUARDA LE FOTO
Lanciano (Ch) - Mattinata da incubo al Liceo scientifico "Galileo Galilei" di Lanciano. Poco dopo le 7 sono i bidelli, aprendo la scuola, ad accorgersi del raid compiuto nella notte dai vandali. Raid ai fini del furto: rubati numerosi computer, 35 quelli che risultano mancanti alla fine dei conteggi; tra essi  ci sono i 12 sottratti dall'aula informatica, che è stata letteralmente depredata. Portati via pc e tablet. Scardinata la cassaforte, contenente alcune centinaia di euro, poi gettata all'esterno sull'erba. Divelte, forzate e fatte a pezzi una trentina di porte, tra cui anche alcune blindate, di aule ed uffici. "Un disastro - commenta Leonardo Di Meco, collaboratore scolastico -. Danni tanti, porte distrutte e computer e videoproiettori spariti...".
Sul posto arriva la polizia di Lanciano, con anche gli esperti della Scientifica, che "occupa" l'istituto. Diverse parti dell'edificio vengono transennate per permettere il rilevamento di impronte e per evitare che eventuali tracce lasciate dalla banda di malviventi vengano cancellate o alterate. Impossibile lo svolgimento delle lezioni, che saltano: e così gli studenti, poco più di mille, vanno a casa. 

Stando alla prima ricostruzione delle forze dell'ordine, i ladri sarebbero entrati da una delle porte dell'edificio che danno sul retro, sul prato. E si sono scatenati: piede di porco, forse accette, ed altri arnesi da scasso, hanno fatto a pezzi serrature e si sono infilati nei laboratori, negli uffici amministrativi e della dirigenza. Presi di mira l'aula informatica, devastata e ripulita; quella di fisica; quella di storia, dentro cui ci sono solo libri che non sono stati graditi dai furfanti e quindi sono rimasti lì; gli uffici direttivi, della presidenza, del personale amministrativo, dei professori, dove, dentro un armadio blindato, erano custoditi altri 15 computer e tablet, tutti spariti. Hanno messo fuori uso una porta blindata anche per impossessarsi della cassetta di sicurezza - successivamente abbandonata fuori dalla scuola - dove erano custoditi un po' di soldi. "L'istituto saccheggiato, una sorta di razzia". Cassetti aperti, materiale anche didattico sparso sui pavimenti, documenti gettati a terra. Visitati anche i bagni e il vano cucina e il locale fotocopie. 

"Qui - viene fatto presente da più parti - non c'è un sistema d'allarme, non c'è una telecamera. Siamo veramente messi male a livello di sicurezza". A provvedere dovrebbe essere la Provincia di Chieti. Proprio ieri era stato arrestato Alen R., 21enne di Montesilvano (Pescara), ritenuto responsabile, assieme ad altri complici, al momento ancora sconosciuti, del furto compiuto allo Scientifico nella notte tra il 20 e il 21 marzo scorsi, quando vennero rubati 18 computer. Il giovane è stato incastrato dalle impronte lasciate su un mobile. 
25 maggio 2017

Foto Andrea Franco Colacioppo. Cliccare su immagini per ingrandire

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati