Lanciano 10 ott.'14 - Tema caldo quello delle tasse a Lanciano, tanto da essere l'argomento dell'incontro pubblico organizzato da Polis Frentana nella ex Casa di conversazione a Lanciano. A partecipare sia cittadini che amministratori locali, in primis l'assessore alle finanze del Comune Valentino Di Campli che esordisce: "Quando ci siamo insediati nel maggio 2011 abbiamo trovato una situazione drammatica, in tre mesi abbiamo dovuto affrontare una realtà molto dura: non sapevamo dove trovare i soldi per pagare i dipendenti e, come se non bastasse, lo Stato ci ha tagliato i trasferimenti. Per intenderci: meno trasferimenti e costi in aumento". E infatti i primi tagli sono stati fatti sui dipendenti, stando a quanto dichiara l'assessore Di Campli: "I costi gestionali del Comune ammontavano a dieci milioni, mentre adesso sono scesi a otto".  Come si sono risparmiati due milioni? "Purtroppo non abbiamo rinnovato i contratti a termine di alcuni dipendenti". E poi sono arrivati gli aumenti delle tasse: è stato un susseguirsi di stangate e stangatine... Il Comune ha fatto cassa... sulla pelle dei cittadini. 


 Tasse sì ma a mancare, come fanno notare in molti, sono i servizi: "Un cittadino sarebbe anche disposto a pagare di più - esordisce Gabriele Di Bucchianico (Gruppo misto) - ma in cambio si devono dare i servizi, fare in modo che un cittadino girando per Lanciano possa guardare una città migliore. Al momento, mi dispiace dirlo, ma un miglioramento non c'è stato anzi, le cose peggiorano di giorno in giorno". Anche Paolo Bomba (Udc) non usa mezzi termini: "E' vero che oggi chiunque amministra una città ha problemi a far tornare i conti, ma l'amministrazione Pupillo sarà ricordata come quella che ha introdotto le tasse più elevate". 


 "Adesso le abbiamo ridotte di oltre un milione" controbatte Di Campli. "Non è vero perché rispetto al 2013 si paga di più", attacca Manlio D'Ortona, consigliere di centrodestra, che prosegue: "Avete usato il bastone di ferro tartassando i cittadini. Basta fare un raffronto delle bollette tra quanto si pagava nel 2013 e quanto si paga oggi e fare due conti". A D'Ortona risponde il vice sindaco Pino Valente: "Nel 2013 l'Imu non si pagava, perciò il raffronto va fatto rispetto al 2012, quando c'era l'Imu (Imposta Municipale Unica) e vorrei ricordare quanto si pagava nel 2007, ovvero molto di più di adesso". 


 Ma le tasse non sono l'unica fonte di guadagno del Comune che ultimamente ha messo in atto alcune pratiche per far cassa: basta ricordare le multe per vasi e fioriere ai commercianti, alcune delle quali elevate per posizionamento non corretto. O ancora le multe per i cartelli direzionali. Tra tutte e due il Comune di Lanciano ha incassato circa 700.000 euro in pochi mesi scatenando l'ira dei commercianti che ricevevano un altro salasso in aggiunta alle tasse elevate. 


Ma la storia non finisce qui: "E' vero che introdurrete una tassa sui tombini?" L'assessore Di Campli tentenna, ma risponde: "Ci stiamo pensando, vorrei ricordare che è una tassa che esiste dal 1992 ma che il Comune non ha mai introdotto. Posso garantire che non peserà sulle tasse dei cittadini, sarà per le multinazionali come la Telecom". Mah... Resta da scoprire quali sono i tombini... delle multinazionali e come verrà gestita la situazione visto che il sistema fognario di Lanciano non è uno dei migliori e visto che quando piove, soprattutto in centro storico ma anche sulle vie principali, si formano veri e propri fiumi d'acqua. C'è chi sospetta che si tratti di un nuovo stratagemma per far cassa... 


Piergiorgio Di Rocco
Azzurra Caldi

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