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Lanciano (Ch) - Si è ucciso gettandosi da una delle finestre dell'ufficio, quella che guarda su via Luigi De Crecchio. La tragedia questa mattina, a Lanciano, nel cuore della città, intorno alle 8. Antonio De Petra, 40 anni compiuti la scorsa primavera, residente a Casoli, attuale presidente della cooperativa Croce Gialla di Lanciano, ha deciso di farla finita. Era al lavoro, si è allontanato dalla scrivania ed è sgattaiolato verso la finestra, aprendola e spalancando la persiana grigia. Ha appoggiato una sedia al muro, vi è salito sopra e si è lanciato nel vuoto. Un volo di circa 10-12 metri e si è schiantato sulla strada, di fronte agli sportelli della Banca popolare dell'Emilia Romagna e alla pizzeria Grotta Azzurra. I soccorsi, allertati dai passanti, sono scattati immediatamente, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. L'impatto con l'asfalto non gli ha dato scampo. Sul posto una pozza di sangue. Vicino al corpo, coperto subito con un lenzuolo verde, i suoi occhiali.

Sono arrivate le ambulanze del 118 dal vicino ospedale, i carabinieri e i vigili urbani. L'arteria è strada chiusa per qualche centinaio di metri, per un paio d'ore, per permettere le prime indagini e i rilievi di legge. E' stata avvertita la Procura di Lanciano, in particolare il pm Rosaria Vecchi. In tanti si sono soffermati sul luogo del dramma, sconvolti per l'accaduto. La segretaria della Croce Gialla, in preda ad una crisi di pianto, anche lei in ufficio, è stata allontanata. L'uomo lascia la moglie e due bimbi piccoli. La tragedia potrebbe essere legata - ma è un'ipotesi - alla complicatissima situazione finanziaria che la Croce Gialla starebbe al momento attraversando e ai conti in rosso che lo preoccupavano, anche se ultimamente erano stati riscossi crediti per circa 400mila euro, arrivati dalla Asl di Chieti Lanciano Vasto. Diversi comunque gli stipendi arretrati dei dipendenti. La Croce Gialla gestisce il servizio ambulanze del 118 in vari centri della provincia di Chieti (Casoli, Atessa, Torricella Peligna, Villa Santa Maria, Lama dei Peligni, ma anche Lanciano, Paglieta e Vasto) e residenze sanitarie.

"Era molto attivo, onesto e passionale - dice il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini -. E questa notizia ci ha sconvolto. Conosco molto bene il padre Silvio, con cui parlavo proprio ieri. Siamo costernati e dispiaciuti. Siamo vicini ai genitori, al fratello, alla moglie Angela e ai due figlioletti, il maschietto di 7 anni e la femminuccia di 10. Lui era innamoratissimo e orgoglioso di quest'ultima, che pratica, vincendo gare su gare, sport equestri e che chiamava "la mia amazzone"... Inaspettato e inspiegabile quanto accaduto". La magistratura ha ritenuto di non dover procedere con l'autopsia e ha restituito la salma alla famiglia per le esequie. 
 
21 luglio 2016


Ha collaborato Piergiorgio Di Rocco
Nelle foto De Petra e il corpo sull'asfalto
Immagine di Andrea Franco Colacioppo
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