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Lanciano (Ch) 13 mar. '15 - In quella casetta squillo in largo dell'Appello, di fronte alle Torri Montanare e alla chiesa di Santa Giovina, nel quartiere storico di Civitanova a Lanciano (Ch) era un viavai continuo di uomini e donne. Questa mattina i carabinieri , per quel traffico a luci rosse, hanno arrestato M.A.Y., dominicana di 30 anni, V.E.R.M., dominicano di 21 anni e S.M., ragazza albanese di 24 anni, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. In azione il Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanciano, diretti dal capitano Massimo Capobianco, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Massimo Canosa, su richiesta del pubblico ministero Anna Benigni. Denunciato, per gli stessi reati, un cittadino dominicano di 26 anni. 


 "Le indagini, particolarmente impegnative e complesse, dirette in ogni fase dalla Procura, - spiega una nota della magistratura - hanno avuto inizio nello scorso autunno a seguito di segnalazione da parte di alcuni cittadini ed hanno consentito di verificare che in quattro, tutti residenti nella zona, all'interno di un appartamento ubicato a Lanciano e preso in affitto da M.A.Y., avevano messo su un giro di prostituzione. 


 Su diversi siti internet specializzati negli "incontri" tra single venivano inserite le fotografie delle ragazze e le utenze telefoniche da chiamare per contattarle. M.A.Y. oltre a prostituirsi in prima persona, gestiva le inserzioni insieme ai due complici, che, come accertato, erano a conoscenza dell'attività illecita svolta all'interno della casupola e collaboravano con M.A.Y., rispondendo alle telefonate dei clienti interessati a fissare un appuntamento per fare sesso e ricevevano parte dei proventi dell'attività. 


 L'uomo è stato rinchiuso in carcere a Lanciano, le due donne si trovano nella sezione femminile del carcere di Chieti. "Va sottolineato - conclude il comunicato della Procura di Lanciano - con soddisfazione che, ancora una volta, grazie alla collaborazione dei cittadini è stato possibile scoprire gravi reati in atto".

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