Lanciano (Chieti) - Rifiuti smaltiti abusivamente: a molti costerà una cospicua somma aver abbandonato spazzatura a Lanciano, ai margini delle strade, in valloni e zone periferiche. Sono infatti 1.400 le fotografie consegnate da Ecolan Spa, società che gestisce il servizio di raccolta differenziata e di pulizia, alla Forestale. Scatti, in bianco e nero, di cittadini che scaricano immondizia dove non potrebbero, e non dovrebbero. 

C'è la signora che lancia bustoni di plastica dal finestrino. Ci sono quelli che operano in coppia: un materasso è difficile da trascinare sotto un ponticello. C'è l'uomo che arriva col furgone e, dopo essersi guardato circospetto intorno, fa diversi giri – qui i click sono ripetuti - prima di disfarsi di materiali vari. Immagini catturate dalle fototrappole, ossia macchinette attivate da un sensore di movimento e che registrano qualsiasi cosa passi davanti, e che operano anche nell'infrarosso, cioè funzionano in piena oscurità. “Esse – spiega Massimo Ranieri, presidente di Ecolan – sono installate qua e là. Spesso le spostiamo, posizionandole in punti strategici, soprattutto nelle contrade”.  Le istantanee sono finite negli uffici della Forestale, che adesso visionerà le immagini (dove ad esempio si vedono chiaramente le targhe dei mezzi ) e procederà con denunce e contravvenzioni. 

Il divieto di abbandono dei rifiuti, disciplinato dal decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006, prevede sanzioni amministrative che vanno da 105 a oltre 600 euro. “E – aggiunge Ranieri – anche il ripristino dello stato dei luoghi”. Anche ad Ortona, dove Ecolan opera dal primo ottobre, nello scorso week end, sono entrate in azione le fototrappole. “E in poche ore – evidenzia Ranieri – abbiamo stanato 20 cittadini che si sono disfatti di rifiuti nella zona dell'ospedale”. Anche in questo caso sono state tirate in ballo le guardie forestali.  13 ottobre 2016


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