di Alessandro Di Matteo



 Lanciano (Ch), 23 ott.'13 - Non si è presentato. Di don Andrea Facchini nessuna traccia questa mattina in tribunale a Lanciano dove era atteso dai carabineiri della polizia giudiziaria e dal pm Rosaria Vecchi per essere interrogato. Nei giorni scorsi era stato l'avvocato difensore Osvaldo Piccirilli a chiedere alla Procura che il suo assistito fosse ascoltato ma, da copione, del sacerdote neppure l'ombra. Vana l'attesa. All'ingresso del tribunale i giornalisti hanno chiesto informazioni al legale che ha risposto: "Non so di cosa parlate, avete sbagliato persona, non sono io quello che cercate". Per don Andrea era l'occasione per fornire spiegazioni, delucidazioni su situazioni che lo vedono al centro di una vicenda dai contorni violenti. Nulla cambia, nonostante l'assenza del prete, sulla tempistica della Procura: è pronta infatti la richiesta di rinvio a giudizio con l'accusa di violenza privata aggravata. Sul prete brasiliano della diocesi di Lanciano-Ortona, infatti, nel dicembre del 2012 è stato aperto un fascicolo dopo le testimonianza rese ad Abruzzolive.tv da alcuni giovani che frequentavano la Legio Sacrorum Cordium, un'associazione di fedeli laici fondata da don Andrea e sfociata in pratiche da setta. Gli investigatori hanno raccolto le testimonianze, una decina, che hanno confermato violenze fisiche, psicologiche, vessazioni e penitenze al limite dell'assurdo: frustate col rosario a grani inflitte a minorenni mentre recitavano preghiere ("per salvare le anime del purgatorio"), "indagini" pruriginose su vita privata e "controllo" della vita sessuale dei ragazzi (fidanzati o non), profezie di malattie e di morte sui giovani e le loro famiglie, rivelazione di confessioni sacramentali, punizioni ridicole come quella di leccare il pavimento della chiesa. E in tutto questo c'era il diavolo sempre pronto ad entrare in azione, secondo il prete, se i suoi adepti non ubbidivano. Così diversi giovani della Legio sono dovuti ricorrere a cure psichiatriche in seguito all'esperienza vissuta nella parrocchia di sant'Agostino, dove l'inquisito era parroco. Nella stessa chiesa il sacerdote era solito celebrare messe dichiarate "di guarigione" e riti scacciademonio, pratiche che sin dal ministero arcivescovile di monsignor Carlo Ghidelli avevano creato malumori e sbigottimento anche fra parte del clero della diocesi. Diverse le segnalazioni mediante lettere da parte di fedeli, regolarmente cestinate in Curia, che avevano riguardato situazioni pastorali giudicate inopportune e adottate settimanalmente da don Andrea. L'attuale arcivescovo monsignor Emidio Cipollone prima di prendere provvedimenti canonici contro il prete aspetta gli sviluppi dell'inchiesta della magistratura. Gravissimo il fatto che la Curia, pur a conoscenza dei soprusi subiti dai ragazzi, alcuni dei quali si sono anche confidati con l'attuale vescovo, non sia mai intervenuta per fermarlo. 
Nei giorni scorsi la Procura di Lanciano aveva emesso un decreto di irreperibilità per il sacerdote in seguito alla chiusura delle indagini sulla vicenda: nella sua ultima residenza a Lanciano non c'è più traccia di lui naturalmente, che ha preso l'aereo per il Sudamerica quando la sua posizione si è fatta scottante. Dal oltre un anno don Andrea è missionario in Brasile dove va in onda su tv e social network, canali televisivi a tematica religiosa e Youtube trattando catechesi su famiglia, evangelizzazione e sul Miracolo eucaristico di Lanciano. 
Irreperibile, per tutti, tuttavia mercoledì 16 ottobre, insieme alla comunità di latino-americani festante si trovava in piazza San  Pietro in udienza da Papa Francesco come testimoniano le immagini raccolte da Abruzzolive.tv. Si trovava a Roma, ma il suo legale, agli investigatori, ha comunque detto di non sapere dov'è.

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