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Lanciano (Ch) - Minaccia, lesioni personali ed estorsione in danno di sue vicine di casa e di personale dei Servizi sociali del Comune. E' con queste accuse che Sara C., 28 anni, di Lanciano (Ch), è stata arrestata dalla polizia ed è stata rinchiusa in prigione a Chieti. I fatti risalgono al 14 giugno scorso.

La donna - come raccontarono quel giorno ad Abruzzolive.tv le assistenti sociali del Comune protagoniste della burrascosa vicenda - era andata negli uffici municipali di via dei Frentani chiedendo "di poter denunciare la situazione di degrado di una famiglia di Lanciano, dove, a suo dire, c'era la madre che si prostituiva...". Nel giro di qualche minuto però aveva cominciato ad urlare e ad accusare le assistenti sociali, ree di averle tolto i figli di 5 e 3 anni. "Lei - spiegarono le assistenti sociali - non ha mai chiesto di loro per lungo tempo. Qualche settimana fa ha cercato di vederli, ma non può, essendo decaduta dalla responsabilità genitoriale. Comunque è sempre stata tranquilla". 

Ma quel giorno era avvelenata. Prima aveva litigato con una donna in un'abitazione di via Garibaldi, sua vicina: aveva preteso denaro da lei e, non ricevendolo, l'aveva minacciata di farle togliere i figli. L'aveva graffiata al viso, le aveva strappato i capelli e poi, con una gomitata, l'aveva fatta finire contro un muro. Qui era arrivata un'educatrice domiciliare, Valeria M., che aveva tentato inutilmente  di riportare la situazione alla calma. Tant'è che furono allertati i carabinieri. Sara C., dopo l'intervento dei militari, si era diretta verso l'assessorato ai Servizi sociali. Si era infilata dentro e, dopo un po', tirando fuori la storia dei bambini che le mancavano, aveva cominciato a gridare. "Probabilmente - riferì Tiziana S., assistente sociale - era in preda all'alcool. Di colpo mi si è scaraventata contro e ha iniziato a picchiarmi". Schiaffi, graffi al collo, ciocche di capelli tirate... "Mi ha strappato gli orecchini e l'orologio di dosso e lacerato il vestito... Mi ha preso i telefonini". La dirigente di settore, dei Servizi sociali, Gabriella C., aveva cercato di difendere la collega e anche lei era stata malmenata. Poi, imbestialita, Sara C. era salita su una scrivania, buttando all'aria e rotto arredi, lo schermo del computer, apparecchi telefonici... 

Quindi era fuggita. Sul posto era arrivata l'ambulanza del 118 che aveva portato le dipendenti comunali al Pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano, dove furono diagnosticate lesioni per 10 e 15 giorni. Ora il provvedimento restrittivo nei suoi confronti. 02 settembre 2016


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