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Lanciano (Ch) - Evasione fiscale: condannati Franco, Valentina e Guglielmo Maio, i vertici della Virtus Lanciano. Sono stati ritenuti colpevoli, dal Tribunale di Lanciano: presidente Cleonice Cordisco, a latere Marina Valente e Vincenzo Chielli. Il patron della Virtus, Franco, e i figli, stando al verdetto, non hanno pagato tasse per circa 700mila euro: nel 2006 e nel 2007 non hanno versato l'Ires (Imposta sul reddito delle società) della società di capitali tedesca del gruppo, la Henkot GmbH, partecipata di Guglielmo e Valentina. Per questo hanno avuto 8 mesi di carcere ciascuno. "Ma - spiegano in una nota stampa - siamo convinti di aver operato in maniera del tutto lecita e corretta e restiamo in attesa di leggere le motivazioni della sentenza per impugnarla in appello". 


A loro carico, nel processo che si è concluso oggi a Lanciano, c'erano anche diversi altri reati. "Una vicenda giudiziaria - affermano i Maio - che ha investito la nostra famiglia e per cui è stata riconosciuta gran parte delle nostre ragioni. Siamo riusciti a dimostrare la correttezza dei nostri comportamenti". 
Per quanto riguarda il reato di infedeltà patrimoniale, "concretizzatosi nell'acquisizione del controllo di alcune società attraverso presunte manovre illegittime a danno degli altri soci,"  il giudice ha stabilito la improcedibilità per tardività della querela. Si tratta della cessione di quote della società Blue, che gestisce la discarica di Minervino Murge, alla Santacroce Spa: era il 2008 e in questo modo Giovanni Maio, fratello di Franco, sarebbe stato estromesso dalla società, in maniera fraudolenta. Lui ha denunciato l'accaduto, ma fuori dal periodo ammesso dalla legge. 
Poi c'era l'accusa di "distrazione di mezzi finanziari, effettuata attraverso presunte false sponsorizzazioni in favore della Jogging Volley Srl": il Tribunale ha stabilito la improcedibilità per difetto di querela.
Per quanto riguarda, invece, la distrazione di mezzi finanziari, attraverso presunte false sponsorizzazioni - nel 2008 e 2009, per 5.100.000 euro - in favore della società sportiva Virtus Lanciano 1924 srl, e una presunta dichiarazione dei redditi fraudolenta, fatta dalla Bleu srl (in relazione a fattura da 40mila euro emessa dalla Jogging Volley srl), il giudice si è espresso decretando l'assoluzione con formula piena perché i fatti non sussistono. 20 gen. '16


(La redazione)

Foto Andrea Franco Colacioppo

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