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L'insofferenza per una città "sciatta e trascurata, senza attrattiva e che offre sempre meno servizi" aumenta tra i commercianti che da ieri sera, a Lanciano (Ch), stanno inscenando una insolita protesta: in centinaia hanno deciso di spegnere le vetrine dei propri negozi, per tre giorni, in questo ponte festivo, in questo fine settimana, fino all'alba di lunedì. "Giardini trascurati, strade disastrate, spartitraffici pieni di erbacce; iniziative culturali lasciate sempre più all'inventiva delle associazioni, con scarso impegno dell'amministrazione che, anche per la prossima stagione estiva spenderà una miseria, al contrario di quanto accade altrove: prendiamo ad esempio Francavilla al Mare  o Vasto e vediamo quanto hanno investito in manifestazioni... E poi c'è la questione sicurezza, non affrontata adeguatamente, e c'è il fatto che non si riesce a fare economia con le decine di migliaia di turisti che arrivano per il Miracolo Eucaristico... Se tutto ciò si aggiunge ad un momento di profonda crisi...". Le lamentale sono tante e si moltiplicano. Il malcontento corre sui social da un pezzo e ora si è concretizzato. Giuseppe D’Autilio, titolare di una storica rivendita di calzature, ex presidente de Le Vie del Commercio, su Facebook tuona: “Vogliamo una città più in ordine. Vogliamo una città più attenta! Vogliamo una città più pronta! Vogliamo una città che accolga chi viene e chi ci abita in maniera dignitosa, decorosa e consona alla sua gloria storica, culturale nonché commerciale".  Di qui la contestazione, messa in atto dagli esercenti di molte strade di Lanciano, sulle cui vetrate campeggiano cartelli con la domanda: "Come sarebbero le città senza le nostre luci"?
02 giugno 2018

Nelle foto le vetrine spente di alcuni negozi
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