GUARDA LE FOTO
Lanciano (Ch) - Tre esposti alla Procura di Lanciano sullo sversamento di liquami dalla centrale a biogas di Villa Pasquini, a Lanciano, che risalirebbe, stando ad accertamenti, a circa un mese fa, quando in uno dei silos dell'impianto è saltata una valvola, con tonnellate di reflui pericolosi che hanno allagato  le campagne. Il fatto è stato segnalato dai residenti della zona al movimento Nuovo Senso Civico che, dopo aver documentato e ripreso il fiume di liquami marroni che hanno invaso coltivazioni, vigneti e oliveti, ha denunciato il fatto alla magistratura. Un primo esposto per segnalare l'accaduto; un secondo contro l'Arta (Agenzia regionale di tutela ambientale) per una relazione alla bell'e meglio fatta sulla vicenda; il terzo riassuntivo, corredato di perizie tecniche.

"L'ultimo in ordine di tempo, del 23 novembre, - spiega in una nota NUovo Senso Civico, presieduto da Alessandro Lanci - consiste di una corposa e dettagliata integrazione dei precedenti corredata delle relazioni tecniche dell'ingegner Tommaso Giambuzzi e del geologo Massimo Ranieri.
Questo ulteriore approfondimento si è reso necessario a seguito del sopralluogo effettuato in loco dell'Arta che ci ha lasciati a dir poco esterrefatti per la sua estrema inconsistenza, visto che i responsabili intervenuti non hanno ritenuto necessario effettuare alcun tipo di analisi né individuare la data dell'evento.
Al contrario - viene spiegato - nell'ultimo esposto Nuovo Senso Civico ha non solo portato in evidenza l'incidente ma ha descritto alcune modalità delle lavorazioni mettendone in luce i relativi pericoli e indicando le procedure che devono essere attuate in caso di eventi simili.
Adesso chiediamo in particolare che le analisi di laboratorio richieste dal sindaco Mario Pupillo, in assenza di quelle doverose che avrebbe dovuto fare l'Arta, vadano a ricercare espressamente nei liquami e nei terreni la presenza di batteri pericolosi e potenzialmente letali per gli  esseri umani quali i clostridium tetani, botulinum, perfringens e le salmonelle".

Non tocca certo a noi - viene sottolineato - individuare le ipotesi di reato ma pensiamo di aver fornito agli inquirenti tutti gli elementi utili per accertare responsabilità, azioni e omissioni a qualsiasi livello.
Come sempre il nostro unico obiettivo è la salvaguardia della salute di ogni cittadino per la quale pretendiamo da parte di tutti, soprattutto delle istituzioni pubbliche, il massimo impegno perché situazioni del genere non si ripetano mai più". 25 novembre 2016


@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati