Lanciano (Ch) – Ogni giorno si assentava dal posto di lavoro per circa due ore e mezza: se ne tornava a casa... a riposare oppure andava a passeggiare, anche sulla Costa dei Trabocchi, a rimirarne le bellezze. Un'abitudine che è costata cara a R.G.D. 35 anni, di Lanciano, con qualifica di commesso ospedaliero al Renzetti di Lanciano: è stato infatti arrestato dalla polizia con l'accusa di truffa aggravata e falso. Il dipendente Asl, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, arrivava a lavoro, timbrava il cartellino, si tratteneva per  un po' in ufficio – il tempo di svolgere le mansioni più urgenti: fotocopie, apertura uffici, servizio telefonico – e poi andava via. Una volta uscito, sempre stando a quanto accertato dalle forze dell'ordine -  l'uomo tornava nella propria abitazione, dove rimaneva un bel pezzo, oppure andava a ritemprare spirito e corpo sul litorale.  Poi rientrava in ufficio per completare il proprio turno. Qui timbrava una volta il cartellino, aspettava un quarto d'ora circa, e timbrava di nuovo: in tal modo faceva risultare una pausa di soli 15 minuti, traendo in inganno l'azienda sanitaria. I fatti risalgono al periodo che va dall'agosto 2015 a febbraio scorso. "Così - scrive la Procura - ha indotto in errore l'ente ospedaliero e quindi la pubblica amministrazione sulla sua presenza nelle ore in cui in realtà aveva lasciato il posto di lavoro per sbrigare faccende personali, procurandosi un ingiusto profitto, pari alla retribuzione relativa alle ore di servizio falsamente attestate". L'assenteista è stato pedinato per mesi dagli agenti, che ne hanno registrato ogni passo. 


Ora l’uomo è agli arresti domiciliari, come chiesto dalla Procura, in particolare dal pm Rosaria Vecchi, e deciso dal gip Massimo Canosa. Secondo l'accusa, considerata la situazione, c'è anche "pericolo di reiterazione del reato". 09 febbraio ’16

Condividi l'Articolo

Articoli correlati