Lanciano (Ch) - Sinistra italiana entra a gamba tesa nella questione calcio. “A Lanciano non esistono problemi di ordine pubblico”: “la storia degli sportivi frentani si è sempre contraddistinta per rispetto e cultura del fair play e della tolleranza”. E' durissima la polemica che in una nota fanno Marisa D'Alfonso e Daniele Licheri (rispettivamente segretaria provinciale Si Chieti e segretario regionale Si Abruzzo). E allora quale sarebbe il vero problema che attanaglia la città? “L'unica emergenza in città, rispetto allo sport calcio, in questo momento si chiama ‘campi di calcio per i ragazzi’”. 
La denuncia è chiara, a tutto tondo giacché – secondo Sinistra Italiana – “da settimane ormai centinaia di giovani calciatori della città sono senza un campo d’allenamento visti i problemi sussistenti negli impianti del ‘Di Meco’ e dell’‘Esposito’. I campionati provinciali e regionali sono alle porte. Gli allenamenti sono iniziati da settimane e molte squadre sono costrette a pagare impianti sportivi privati fuori città oppure devono occupare spazio e impianti riservati giustamente ad altre discipline come l'atletica leggera, troppo spesso trascurata”.

 Insomma, c’è chi perde tempo con un problema di ordine pubblico perché c’è chi “oggi vuole lucrare sulla pericolosità e l'inadeguatezza dei nostri concittadini” per “alimentare timore e cultura della paura trasformando lo sport in un possibile pericolo per la città e i territori limitrofi in un momento storico e politico dove il tema "sicurezza" viene sbandierato dalle destre di mezza Europa per fare propaganda politica del terrore”.
Finite nel dimenticatoio anche le promesse politiche: “L’assessore allo Sport aveva proposto una apertura temporanea e straordinaria dello stadio Guido Biondi in attesa del ripristino del campo ‘Esposito’ (Villa delle Rose) subito dopo una riunione collettiva delle società di calcio cittadine che era stata ratificata di buon grado da parte di tutte le società presenti in quel tavolo, insieme al dirigente responsabile di settore e assessore. Si era trovata una soluzione politica e pratica di buon senso che restituiva alla collettività un impianto dato in gestione piccola e parziale alla ex Marcianese calcio ora ASD 1920 Lanciano. Un impianto che può temporaneamente assorbire il maggiore utilizzo da parte di piccole società dilettantistiche”. 

Non manca la stoccata sugli interventi finanziari degli anni scorsi per lo stadio “Guido Biondi”: “Un impianto dove l’Amministrazione ha speso centinaia di migliaia di euro pubblici per adeguamenti e ampliamenti risultati eccessivi e inutili, dopo la fine del calcio professionistico. Interventi che rendono più complicato e farraginoso dal punto di vista delle normative in tema di sicurezza e pubblico spettacolo l'utilizzo di questa struttura ormai troppo grande per la città. Si poteva restituire ai cittadini contribuenti un pezzetto piccolo della loro città, si poteva e si doveva dare un segnale di buongoverno”. 
Buongoverno che se n’è andato a rotoli - secondo ancora Sinistra Italiana - perché “è stato promesso da parte del sindaco la riapertura immediata del campo Esposito. Ad oggi quel campo è ancora chiuso e i campionati inizieranno tra pochi giorni. Pochi si possono allenare e molti sono rimasti fuori dalla cattedrale del Guido Biondi e da tutti gli altri impianti dedicati al calcio”.
Ma non finisce solo il calcio nel mirino della critica. Lo sport in generale è sotto l’occhio del ciclone perché c’è una “mancanza di fondi e di personale per garantire aperture degli spazi". 

"Strutture obsolete che non permettono di alzare la qualità dell'offerta da parte delle decine e decine di società sportive presenti in città. Un grande problema che dovrebbe essere centrale nella politica quotidiana. Invece leggiamo di interventi da parte del primo cittadino tesi a creare timore in città".   
Quale allora la priorità che l’Amministrazione Pupillo dovrebbe avere? “Tutti i piccoli sportivi frentani che ogni giorno si cambiano e praticano attività educative ed espressive sportive. Una delle nostre priorità in merito al tema sport sono tutti gli operatori sportivi della città, tutti i genitori ed i nonni che praticano e accompagnano piccoli sportivi nelle strutture ogni giorno tutto l'anno con il sole e con la pioggia. La città viene ridicolizzata se trasformiamo mancanza di programmazione, impianti e imprese sportive, in problemi di ‘ordine ‘pubblico’ ". 
Lo sport è di tutti i cittadini chiosano D’Alfonso e Licheri: “Serve una risposta concreta e decisa. Serve serietà ed equità. Serve riconsegnare la città a tutti i suoi cittadini. Non servono figli e figliastri. Non occorrono timore e terrore”. 1 sett. ‘17

Alessandro Di Matteo

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati