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Lanciano (Ch) - "Non si può obbligare un cittadino a percorrere 180 chilometri con l'auto soltanto per un certificato. Per gli avvocati è altra storia, perché debbono spostarsi comunque e dovunque per lavoro. Vanno per ciò verificate le esigenze dei cittadini e dei territori". Silvana Vassalli, presidente dell'Ordine degli avvocati di Lanciano, nonché del Cofa, all’assemblea del Foro, che conta circa 800 toghe, apre l'incontro sulla necessità di salvaguardia del tribunale di Lanciano. Tanti i presenti, compresi i sindaci di Lanciano, Fossacesia, Castelfrentano, Palombaro, Treglio, Santa Maria Imbaro, Roccascalegna. Nella saletta anche i candidati a sindaco alle prossime elezioni comunali di Lanciano: Errico D'Amico, Tonia Paolucci, Mario Pupillo. 
Sono anni che, a seguito delle varie riforme del Governo, viene ventilata la soppressione del palazzo di giustizia di via Fiume, che in realtà sarebbe già sparito se non ci fosse stato il terremoto dell'Aquila, che gli ha prolungato la vita. Ma la "sentenza", per ora definitiva e senza appello, parla di soppressione degli uffici frentani dal 2018. "Già si vocifera - spiegano alcuni cancellieri - di anticipare la chiusura e di trasferirci...". 


"Chiediamoci - afferma Vassalli - se Chieti (che dovrebbe assorbire Lanciano, ndr) è veramente in grado di ospitare quattro tribunali, compresi Ortona, Lanciano e Vasto. Allo stato attuale servono ulteriori fondi per adeguare le strutture, per ampliarle e per implementare gli uffici. Come ultima analisi si proporrà l’accorpamento a Pescara, che può ospitare due tribunali". Le strade da percorrere per un'alternativa sono ancora incerte. Accorpamento Lanciano-Vasto? Potrebbe essere una proposta. Ma dove la sede? In Val di Sangro? A Lanciano, che comunque non ci sta ad essere spogliata del tribunale? O a Vasto, che non mollerà mai sulla sede? 


Il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, parla "di politica nazionale sorda" e propone un Comitato operativo a difesa del territorio. Dice invece Mario Pupillo: "Nel 2011 è stato già prodotto un progetto in difesa del tribunale, attraverso l’accorpamento con Vasto che aveva una soluzione logistica. Spero si possa rivalutare quella idea. Sopprimere un tribunale significa solo non pagare l’affitto per uno stabile, ma poi bisogna fare altri stabili, e questo è economicamente superfluo". Tonia Paolucci parla di "ennesima spoliazione" e  di "continua annessione". "Avanti con la battaglia - incita - visto che dettagliati studi escludono aspetti positivi dei tagli su costi e benefici. Giusto collaborare con Vasto per un’azione sinergica". Errico D’Amico invece afferma che il "tribunale è da difendere per i servizi che rende, oltre a essere un presidio di sicurezza. Il territorio va coinvolto in questa battaglia per i diritti".  24 maggio 2016


Foto Andrea Franco Colacioppo
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