Lanciano (Chieti) - Il giovane pugile frentano, accusato di aver picchiato un anziano a seguito di un diverbio in strada, torna in carcere. M.D.R., 23 anni, residente a Lanciano, indagato per i reati di violenza privata e lesioni personali gravi ai danni di R.A. e denunciato per guida senza patente, è tornato in carcere su disposizione del gip di Lanciano Massimo Canosa per aver dato testimonianze non veritiere relativamente all'accaduto. I fatti risalgono al 20 settembre scorso: il pugile professionista aveva avuto un diverbio con un altro automobilista per questioni di viabilità e, stando a quanto sostenuto dall'accusa, avrebbe aggredito e picchiato con violenza l'anziano. Il 68enne nello scontro ha riportato un trauma cranico facciale con ematomi intercerebrali e una prognosi di oltre 40 giorni. Il pugile era stato già arrestato una prima volta per poi essere scarcerato dopo pochi giorni a seguito della produzione di indagini difensive tra cui le dichiarazioni di alcune persone che avevano confermato la tesi dell'indagato, che sosteneva non vi fosse stata alcuna aggressione e che le ferite riportate dall'anziano fossero state generate da una caduta accidentale. 


Il Gip di Lanciano ha ritenuto 'non veritiere' le testimonianze e ribadito che "si è in presenza di una persona che aggredisce gli utenti della strada che tengono comportamenti a lui non graditi e che pone in essere condotte volte ad inquinare le fonti di prova". Di qui la disposizione della misura cautelare in carcere nei confronti dell'indagato, in considerazione della "gravità dei fatti e la recidiva a lui contestati e il suo pessimo comportamento processuale". 11 dicembre '15

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