Teramo, 29 mar. '12 - 36 laboratori tessili irregolari, 83 irregolari su 271 lavoratori, 20 immobili sequestrati ed adibiti a laboratori tessili. E' stato cosi' scoperto un vasto giro di lavoro nero e sommerso in laboratori cinesi della provincia di Teramo. L'operazione e' stata denominata “Chinajeans” e ha visto all'opera  gli ispettori della direzione territoriale del Lavoro e del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro diretti dalla dottoressa Fabrizia Sgattoni. Numerose le irregolarità riscontrate nelle verifiche: trovati locali usati come dormitori con apposizione di pareti di compensato o cartongesso, la struttura lavorativa era un vero e proprio “alloggio” perche' vi si lavorava, vi si dormiva, vi si crescevano bambini, senza poter contare su minime garanzie igieniche e di sicurezza. L'azione condotta da una sessantina di uomini ha quindi permesso di adottare 25 provvedimenti di sospensione dell'attivita', l'emanazione di 950 prescrizioni per contestazioni di violazioni sulla sicurezza per un importo di oltre 4,8 milioni di euro e denunciato 32 persone, per violazioni in materia di norme sull'igiene e la sicurezza dei luoghi di lavoro. 800 mila euro, poi, e' la somma destinata al recupero contributivo previdenziali ed assistenziali per omesso versamento. Ancora in corso le indagini per individuare la provenienza dei tessuti e l'accertamento sulla legalita' dell'intera filiera di produzione.

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