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Lanciano (Chieti) 20 luglio '15 - Parlare della famiglia ed il suo ruolo tra passato, presente e futuro, ma soprattutto parlarne come valore portante della società italiana. Sono state queste le tematiche affrontate nell'incontro, moderato dalla giornalista Rosanna Raimondi, 'La famiglia speranza e futuro della società' tenutosi a Lanciano presso l'Istituto delle suore francescane 'Gesù bambino'. 
A partecipare l'onorevole Maurizio Lupi, presidente del gruppo di 'Area popolare' alla Camera dei deputati, Eide Spredicato, professore ordinario di Sociologia generale dell'Università 'Gabriele D'Annunzio' di Chieti e Don Sabatino Fioriti, responsabile regionale della Pastorale familiare. Il primo a parlare è Don Sabatino che spiega: "Oggi viviamo in una società individualista, perciò la domanda che dobbiamo porci è : 'Quale ruolo riveste la famiglia?' La risposta è che il suo ruolo è fondamentale". Don Sabatino prosegue: "La famiglia è una comunità che insegna ad essere in comunione tra persone, in cui si educa a relazionarsi con gli altri. Inoltre, per la chiesa, la famiglia è il luogo in cui c'è l'esperienza della fede oltre che di umanità". Più concreto l'onorevole Maurizio Lupi che affronta l'argomento su più fronti: "Sono tante le problematiche sociali che investono le famiglie, tra cui anche la crisi economica. Se ci pensiamo, la famiglia è il primo ammortizzatore sociale: infatti quando si ha bisogno di aiuto, economico e non solo, è lì che ci si rivolge. Avere una famiglia forte significa avere anche una società forte, ed è compito di tutti gli amministratori, di qualsiasi colore politico e ad ogni livello, fare in modo che questa sacra istituzione venga tutelata con disegni di legge e non solo. Pensiamo all'abitazione, che non è solo un luogo in cui vivere ma è il vero principio portante che da dignità ai nuclei famigliari e lo Stato deve far sì che diventi un bene accessibile a tutti". La professoressa Spedicato, invece, pone sotto la lente d'ingrandimento il significato culturale e sociale: "Parlare di famiglia vuol dire anche fare i conti con il contesto sociale che cambia. Se, come detto sopra, si è passati da una logica comune ad una individuale non bisogna dimenticare quanto la difficile situazione economica abbia influenzato la famiglia come istituzione". 


Per quanto riguarda le unioni civili, invece, l'onorevole Lupi spiega: "Devono essere concepiti in modo diverso rispetto alla famiglia, altrimenti quest'ultima rischia di perdere significato. Parlare di unioni civili, oggi, significa parlare di un riconoscimento per coppie dello stesso sesso, ma in realtà non è così. Unione civile vuol dire anche unione tra coppie non necessariamente dello stesso sesso che chiedono di avere diritti uguali. Io sono favorevole al riconoscimento dei diritti di fronte allo Stato per tutti. E' la costituzione che dice i cittadini devono assere tutti uguali e con gli stessi diritti però bisogna fare dei distinguo tra la famiglia intesa come istituzione e una unione civile, in modo da poter coesistere pacificamente". Altro tema affrontato è quello sulle adozioni, in particolare la Step child adoption, prevista dalla legge Cirinnà sulle unioni civili. In sostanza la Step child adoption è l'adozione, da parte di uno dei due componenti di una coppia, del figlio, naturale o adottivo, del partner. Può dunque riferirsi sia a coppie eterosessuali che omosessuali, anche se viene comunemente riferita a queste ultime. Qui è Don Sabatino a prendere la parola: "Si parla del diritto ad avere un figlio, ma si tralascia la questione più importante ossia quali sono i diritti del bambino. I figli hanno diritto ad avere una famiglia composta da una mamma e da un papà". Gli fa eco Lupi: "Non si può avere il 'capriccio' di avere un figlio perché può essere un pericolo. E bisogna sempre tutelare il bambino, che deve essere al centro di tutto come essere umano e non come se fosse un giocattolo". La famiglia, in conclusione, rimane uno dei pochi punti fermi della società italiana. Un istituzione da tutelare e difendere. Oltre ai tre relatori, all'incontro hanno partecipato numerosi sindaci del chietino tra cui Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, primo cittadino di Fossacesia, Gabriele D'Angelo (Castel Frentano), Nicola Cicchitti (Atessa) e Mario Pupillo, sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti oltre alla senatrice Federica Chiavaroli (Ncd) e Paolo Tancredi, anche lui senatore del Nuovo centro destra. Partecipazione numerosa anche delle associazioni che hanno contribuito al convegno: Acli Lanciano, Ilaria Rambaldi Onlus, Associazione Lanciano - Etiopia Onlus, Associazione #megliodomani, #changelanciano, Polis Frentana, Associazione culturale frentana, Associazione Lanciano Europa e Associazione Nuova Lanciano.

Piergiorgio Di Rocco

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