L'Aquila - "Ormai è evidente, il sindaco e la Giunta comunale continuano a vivere alla giornata in mancanza di una seria strategia gestionale, che dia risposte alle sempre maggiori e crescenti criticità strutturali, presenti negli alloggi e che, al contempo, sia in grado di recuperare i crediti con giustizia ed equilibrio, rinviando la patata bollente ai nuovi amministratori comunali che saranno eletti nel 2017".

Così Lelio De Santis , segretario regionale Idv - ex assessore comunale con numerosi incarichi, recentemente estromesso dall'assise civica perché in collisione con le vedute del  primo cittadino Massimo Cialente -  interviene sulla gestione comunale dei complessi antisismici provvisori, denunciando il  ribasso anomalo, di circa il 42%, realizzato dalla Società Guerrato che avrebbe impedito di assicurare servizi adeguati alle spese richieste agli abitanti, costretti a pagare un canone di compartecipazione, comportando inoltre la riduzione delle ore di lavoro al personale destinato alle pulizie "con il risultato che i servizi sono scadenti e gli addetti sono demotivati e mal retribuiti". 

"Nessuno parla più della gara per il Global Service - continua De Santis -, che si sarebbe dovuta espletare durante i 6 mesi di affidamento della manutenzione alla Guerrato, ed invece si procede con le proroghe, come nelle nostre migliori abitudini amministrative, condizionate dalla lentocrazia che impera a palazzo Fibbioni". 


De Santis inoltre fa riferimento ai circa 11 milioni di debiti accumulati dall'Ente in questo ultimo periodo per il mancato pagamento delle utenze, che avrebbe portato la Giunta comunale ad approvare le "discutibili transazioni con Banca Sistema e Banca Ifis,che rischiano di affossare il Bilancio comunale, prosciugando la disponibilità dell’avanzo di amministrazione e facendo gravare le morosità di qualche migliaia di inquilini del Progetto Case su tutti gli aquilani". 

"Il Comune - continua De Santis - ha affidato la gara per il recupero dei crediti alla Società Recus spa di Treviso, con un ribasso del 65% ed una provvigione calcolabile intorno al 2,80%: Con questi costi e condizioni, difficilmente sarà possibile fare esazione capillare e corretta e, probabilmente, la Società dovrà forzare per farsi pagare, con azioni sbrigative". 

Secondo quanto riferito da De Santis infatti, in data 18 febbraio 2015, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato avrebbe inflitto proprio  alla Società Recus una sanzione amministrativa pecuniaria di 500.000 (cinquecentomila euro) "per pratiche commerciali scorrette, in quanto aggressive". "Un precedente a carico della stessa Società - evidenzia il segretario - non è un buon segnale per il Comune dell’Aquila né per i cittadini che avranno a che fare con il personale addetto al recupero dei crediti: c’è da augurarsi che si realizzi un’attività proficua e serena, che non crei ulteriori contenziosi e tensioni fra i cittadini, di cui non c’è proprio bisogno".   14 marzo '16

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