L'Aquila - Sono circa 4.900 gli isolatori sismici esistenti a L'Aquila, sotto le abitazioni del progetto Case, che "non sono omologati né omologabili". In bilico la sicurezza delle famiglie che in quelle strutture vivono da dopo il terremoto. Questione infuocata, su cui la magistratura ha già indagato, ma che s'arroventa sul piano politico.
 "Io non avrei parlato se non ci fosse stata questa bella letterina a Renzi di qualche giorno fa, con cui il sindaco Massimo Cialente denuncia se stesso e la clamorosa inadempienza dell'amministrazione comunale in tutti questi anni. Dato che è stato certificato che gli isolatori antisismici dei progetti Case non sono sicuri e hanno dei limiti di efficienza, io mi chiedo con quale faccia quest'uomo, insieme al presidente Luciano D'Alfonso e alla senatrice Stefania Pezzopane, continui a parlare di riqualificazione, abbattimenti progressivi e altre stupidaggini del genere, quando è attestato da anni che questi dispositivi non sono sicuri. E se nel frattempo ci  fosse stata una scossa di terremoto seria, che cosa sarebbe successo? Qualcuno sarebbe finito in galera?". Così Giorgio De Matteis, consigliere di "L'Aquila città aperta", nella conferenza stampa lampo convocata a seguito delle dichiarazioni del sindaco Massimo Cialente, che ha reso noto la richiesta effettuata al premier Renzi affinché vengano eseguiti accertamenti sull'affidabilità delle piastre antisismiche dei complessi residenziali costruiti nel post sisma.

"E' del 12 maggio 2014 la lettera scritta alla Procura regionale della Corte dei conti e alla presidenza del consiglio dei ministri, a firma del sindaco dell'Aquila Cialente e dell'avvocato Domenico De Nardis, in cui si autodenuncia la mancata sicurezza di queste strutture - ricorda De Matteis -, con una fornitura di 4.896 isolatori, per un importo di  oltre 7 milioni di euro, tutti caratterizzati da uno spessore del piatto di scorrimento in acciaio di soli 2mm a fronte di uno spessore minimo previsto per 2.5 mm richiesto dalla normativa;  dichiarati pertanto difformi  rispetto al modello pattuito e approvato, non idonei per l'utilizzo nella costruzione di un'opera pubblica e non  omologabili, in quanto - si legge nel documento -  il materiale fornito appare completamente diverso rispetto a quello previsto, perché privo delle uniche qualità che avevano determinato l'acquisto e che ne giustificavano la spesa".


Cosa c'era scritto nella lettera del 2014? Che la scoietà Alga spa - sotto l'egida della Protezione civile - "ha fornito 4.896 isolatori sismici a pendolo scorrevole di tipo Algaped per un importo complessivo di euro 7.274.990,00; parte di questi sono risultati inidonei e non funzionali. ... il campione testato non ha superato le prove rompendosi macroscopicamente nel corso di esse; altra parte, pur risultando idonei alle prove di funzionamento, non hanno risposto alle prescrizioni normative, sia in riferimento allo spessore minimo dell'acciaio, sia alle caratteristiche dell'acciaio fornito". Isolatori che, come risultato dall'inchiesta della magistratura, "non solo non erano omologati al momento della fornitura, ma non sono neppure omologabili e neanche conformi al tipo successivamente omologato". Concetti che, in linea di massima, il primo cittadino ripete anche nell'ultima missiva a Renzi.

Adesso, secondo De Matteis, servirebbero circa 10 milioni di euro per la sostituzione degli elementi difettosi: "Un'ulteriore mazzata per le casse comunali - dichiara -, a testimonianza della follia di un uomo che con i progetti Case sta rovinando una città. Dopo 2 anni, Cialente chiede al Governo di verificare una situazione che egli stesso ha denunciato, su cui il sottoscritto chiese delucidazioni nell'immediato, e nell'arco di questi due anni non c'è mai stata risposta da parte dell'amministrazione in maniera definitiva. Cialente dichiara che gli isolatori non sono sicuri né omolgabili, ma non agisce di conseguenza. Perciò è il primo e totale responsabile di quanto sta accadendo, che sia il crollo dei balconi, che siano gli isolatori difettosi, che siano i problemi della morosità degli inquilini. Tutte queste situazioni dovevano essere verificate  nel passaggio di acquisizione del patrimonio immobiliare, quando era ancora a carico della Protezione civile. Adesso dubito che il Governo risponderà".

Il pastrocchio degli isolatori è saltato fuori, come già detto, a seguito di un'inchiesta della Procura per il reato di frode nella pubblica fornitura di isolatori sismici a pendolo scorrevole, utilizzati per la realizzazione degli alloggi antisismici dei progetti Case nei siti di Cese di Preturo, Paganica Sud, Tempera, Bazzano, Sant'Elia 1, Sant' Elia 2, Camarda, Arischia, Roio 2, Assergi, Paganica 2, Gignano, Coppito 2, Coppito 3. Sotto processo sono finiti Mauro Dolce in qualità di Rup (presso il Dipartimento di Protezione civile, condannato con rito abbreviato a 1.000 euro di multa e ad 1 anno di reclusione; Gian Michele Calvi, responsabile generale, progettista e direttore dei lavori, e Agostino Marioni, amministratore delegato della Alga spa: sugli ultimi due pende ancora un procedimento penale.

"La vicenda sta assumendo una gravità estrema - incalza De Matteis -. Io pensavo che qualcosa fosse stato concordato con la Presidenza del Consiglio dei ministri, ma la situazione ormai è talmente compromessa che siamo arrivati a certificare che le persone sono alloggiate in abitazioni senza alcun livello di sicurezza.  La soluzione  è semplice: se gli isolatori non sono sicuri, o vanno sostituiti, oppure bisogna tirare fuori la gente da quegli alloggi. Perché se succede qualcosa,mi spiegate di chi è la responsabilità? Non è un qualcosa che non si sa, è una problematica che si conosce perfettamente ed è stata messa per iscritto" .
 L'ennesima tragedia annunciata in Italia ?

E il sindaco Cialente, affida le seguenti riflessioni ad AbruzzoLive.Tv, rispondendo alle accuse di De Matteis: "Quel che dovevo dire l'ho già detto, non mi sento di dover rispondere a persone che stanno alzando polveroni solo per avere momenti di notorietà. Sulla questione degli isolatori, ho chiesto al Governo che vengano fatte perizie di natura tecnica e soltanto quelle avranno valore trattandosi di una questione tecnica. Per il resto, sto valutando con il mio avvocato come procedere riguardo eventuali parole di troppo dette sul mio conto". 25 mar.'16


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