GUARDA LE FOTO
L'Aquila - "Come avevamo preannunciato, anche oggi il simbolo della Cristianità è stato esposto durante la seduta comunale all'interno della sala consiliare". Così Celso Cioni, direttore regionale della Confcommercio, al termine di un'intensa mattinata, dopo essere stato accolto all'ingresso da una sonora risata del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.
Sembrerebbe quasi un successo l'unica reazione ricevuta finora da parte del primo cittadino, che difficilmente si lascia distogliere nelle continue conversazioni al telefono durante il dibattito consiliare. "Ci saremmo aspettati - dice Cioni - che il Consiglio comunale, prima della Settimana Santa, volesse riconsiderare la scelta da noi non condivisa di espellere il simbolo sacro dall'aula dell'assise. Cosi non è stato, ma in molti hanno compreso il significato profondo del nostro gesto: importanti adesioni arrivano alle nostra iniziativa da ben oltre i confini della città. Oltre ai promotori iniziali Giovanni Gambacurta, Celso Cioni, Angelo Liberati, Mario Maccarone, Daniela Stratta, Edoardo Iacoboschi,negli ultimi giorni hanno manifestato la propria solidarietà e partecipazione: Giuseppe Placidi, ex sindaco di L'Aquila; Giancarlo Silveri, ex manager della Asl; Elio Masciovecchio, presidente Ordine Ingegneri della Provincia dell'Aquila ; l' imprenditore Raffaele Gallucci e infine il professor Giulio Sapelli, economista di livello internazionale, già editorialista del Corriere della Sera e di altre importanti testate.
Dato che non abbiamo ricevuto alcun tipo di segnale positivo da parte del consiglio comunale - conclude Cioni -, la prossima settimana abbiamo intenzione di presentare una conferenza stampa qui nell'aula dell'assise consiliare, per cui chiederemo autorizzazione al presidente, al fine di rendere noti modulistica e luoghi dove i cittadini potranno sottoscrivere la petizione per riportare il crocefisso all'interno di questa sala, dove vengono discusse e decise le sorti della nostra città". 21 marzo '16
@RIPRODUZIONE VIETATA
