L'Aquila - Realizzavano corsi professionali fasulli nei luoghi colpiti dal sisma del 2009 per poter ottenere finanziamenti statali, ma sono stati scovati dalle forze dell'ordine. Su richiesta della Procura regionale della Corte dei conti del capoluogo dalla sezione giurisdizionale per l'Abruzzo, è stato eseguito nei giorni scorsi dai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza dell'Aquila un sequestro patrimoniale di beni per un importo complessivo di 121.000 euro presso la sede aquilana di Confartigianato. 
Il sequestro su richiesta della Procura regionale della Corte dei conti del capoluogo dalla sezione giurisdizionale per l'Abruzzo trae origine da una precedente  indagine di polizia giudiziaria svolta dai finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo abruzzese, volta ad accertare presunte condotte fraudolente connesse all'erogazione di fondi nazionali destinati alla formazione professionale. L'investigazione di polizia giudiziaria era diretta ad accertare il regolare impiego del contributo percepito dalla 'Confartigianato imprese' della provincia dell'Aquila che nel 2011 aveva ottenuto dei finanziamenti pari a 205.000 euro per l'erogazione di alcuni corsi di formazione professionale finanziati dalla Fondartigianato di Roma, nell'ambito del progetto denominato 'Formazione a favore delle imprese e dei lavoratori aquilani colpiti dal sisma del 06.04.2009'. 
Le indagini hanno permesso di raccogliere numerosi e gravi indizi di responsabilità nei confronti degli amministratori di Confartigianato L'Aquila che, per poter rendicontare parte delle spese sostenute per le attività formative, redigevano alcune 'note' riferibili alle prestazioni di docenza e tutoraggio delle attività mai realmente eseguite. 
In quanto responsabili del reato di truffa ai danni dello Stato, il legale rappresentante e all'amministratore delegato della Confartigianato dell'Aquila, sono stati immediatamente deferiti dai propri incarichi. 
08 ottobre 2015

Condividi l'Articolo

Articoli correlati