L'Aquila - A margine dell'assemblea sindacale svoltasi ieri mattina a L'Aquila, per illustrare la proposta di legge sulla "Carta dei diritti universali del lavoro" di iniziativa popolare, la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, si è espressa riguardo la ricostruzione postsismica della città: "Si sono persi troppi anni ,basta guardarsi intorno". La segretaria ha ricordato quando l'intero centro storico, la "zona rossa", poteva essere visitato dagli autorizzati solo indossando dei caschetti protettivi. "Una grande ferita lasciata da scelte antitetiche a quelle auspicate dalla Cgil -  ha dichiarato la Camusso -  che prevedevano un processo di ricostruzione con inizio immediato. Siamo felici che ci siano dei cantieri ma sappiamo anche per quanto tempo i cantieri non sono stati aperti, quanto tempo è passato".

Una location emblematica, quella della città terremotata, che ha una percentuale molto elevata di residenti  con posti di pubblico impiego e una realtà parallela, con un forte tasso di disoccupazione, che  vede di continuo chiudere attività commerciali e aziendali: "La nostra Carta non si rivolge solo ai lavoratori dipendenti - ha evidenziato la  Camusso -  ma prova a guardare anche come è cambiato il mondo avendo condizioni differenti dal passato, rispetto al tema delle collaborazioni e lavoro autonomo".   11 marzo '16

Condividi l'Articolo

Articoli correlati