Prenderà il via da domani la campagna di vaccinazione antinfluenzale nel territorio della provincia di Chieti: con le 75 mila dosi acquistate, il Servizio epidemiologia igiene e sanità pubblica dell'Asl mira a raggiungere l'obiettivo di copertura del 75% della popolazione interessata e a migliorare sensibilmente il dato dello scorso anno, quando l'asticella si era fermata al 49,8%. Lo rende noto la Asl Lanciano Vasto Chieti. La distribuzione del vaccino è stata completata presso i centri vaccinali della Asl, indicati su www.asl2abruzzo.it, e gli ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che potranno vaccinare i propri assistiti compresi nella categorie a rischio indicate dal Ministero della Salute - si legge in una nota -. Le specialità antinfluenzali disponibili sono quattro: vaccino Trivalente destinato ai bambini sopra i sei mesi e fino a tre anni di età, vaccino Tetravalente per soggetti di età pari o superiore a tre anni, vaccino Trivalente ad antigene di superficie con somministrazione intradermica per soggetti con età pari o superiore a 60 anni e vaccino antinfluenzale Trivalente ad antigeni di superficie adiuvato MF59 per soggetti di età pari o superiore a 64 anni. Salvo necessità di tipo epidemiologico, la campagna si concluderà il prossimo 31 dicembre. 

La campagna vaccinale - prosegue il documento - è rivolta agli ultra 65enni e alle categorie a rischio: bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali malattie croniche dell'apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete, tumori, insufficienza renale, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, malattie infiammatorie croniche, epatopatie, malattie degli organi emopoietici, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici.

E' inoltre destinata a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori quali forze di polizia, vigili del fuoco, lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività; donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari di soggetti ad alto rischio; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, quali allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, veterinari pubblici e libero-professionisti. 07 novembre 2017

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