GUARDA LE FOTO
Indagato nell'ambito
dell'inchiesta della Procura della Repubblica di L'Aquila su una
serie di appalti gestiti dalla Regione, nei giorni scorsi si è
dimesso dall'incarico di responsabile unico del procedimento
(Rup) della gara di appalto per la bonifica e la
reindustrializzazione di parte della cosiddetta discarica dei
veleni di Bussi sul Tirino (Pescara) della Montedison, una
commessa da circa 50 milioni di euro.
Le dimissioni, del funzionario della Regione, Silverio Salvi, "per motivi personali", sono arrivate dopo
l'iscrizione nel registro degli indagati, in qualità di
componente della commissione di gara per l'affidamento dei
lavori di ristrutturazione post-terremoto di palazzo Centi,
sede della Giunta regionale e situato nel centro storico
dell'Aquila.
In questo filone sono indagati funzionari regionali e tecnici
esterni, oltre ad imprenditori.
Si tratta del terzo Rup della
gara di appalto: proprio per l'assenza di un Rup operativo
l'appalto, bandito alla fine del 2015 dall'allora commissario
governativo, Adriano Goio, scomparso nel marzo dello scorso
anno, è ferma al palo in attesa dell'apertura delle offerte
economiche. E questa gara, che alcuni vorrebbero revocare, è l' unica
iniziativa in atto per sanare lo spazio inquinato, scoperto nel
2006. Come detto, sono tre i Rup che sono saltati: prima di lui,
infatti, si era dimesso il funzionario della Provincia
dell'Aquila Massimo Di Battista e, prima ancora, era saltato
l'affidamento dell'incarico all'ingegnere aquilano Mario Dari
Salisburgo, braccio destro del commissario Adriano Goio,
scomparso nel marzo 2016 ma che avrebbe cessato dalle funzioni
il 30 giugno. Salvi era stato nominato prima di Natale dalla
dirigente del ministero dell'Ambiente Laura D'Aprile,
dall'agosto scorso incaricata dal governo di gestire la delicata
vicenda pur senza poteri commissariali. 03 marzo 2017
@RIPRODUZIONE VIETATA