Stop all'inceneritore in Val di Sangro. "La Regione Abruzzo si appresta ad archiviare, nelle forme di legge, il progetto di costruzione di un impianto di pirogassificazione dei rifiuti in località Brecciaio -Colle Campitelli". Questa è la netta dichiarazione del sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca che aggiunge: "Alla luce della infruttuosa decorrenza dei termini dell’ultima proroga concessa. ho formalmente provveduto ad invitare i responsabili del Servizio Valutazione Ambientale, oltre che il presidente del Comitato Via Abruzzo, a voler procedere, senza indugio alcuno, a disporre l’archiviazione della pratica inerente la proposta di "Realizzazione di una piattaforma tecnologica per la generazione e il recupero di energia da combustibili alternativi", meglio noto come “pirogassificatore” in località Brecciaio di Sant'Eusanio del Sangro e Colle Campitelli nel comune di Lanciano". 

"Lo scorso 5 luglio - continua Mazzocca - il citato Servizio regionale concesse alla ditta istante Marcantonio sas un’ultima proroga di 90 giorni affinché la stessa provvedesse ad integrare sostanzialmente la documentazione progettuale originariamente prodotta. Il termine ultimo per l’acquisizione di detta documentazione integrativa, da informazioni assunte presso i competenti uffici regionali, è spirato oggi senza riscontro alcuno. E' ormai imminente, dunque, l’adozione dell’atto formale con cui la Regione disporrà l’archiviazione della proposta di intervento in argomento. Chiudiamo così una vicenda iniziata oltre due anni fa che ha visto da subito le popolazioni locali contrarie alla proposta di costruzione di un impianto che, oltretutto, contrasta con le scelte del nuovo piano di gestione dei rifiuti che esclude categoricamente l’incenerimento dalle ipotesi di trattamento dei rifiuti stessi. Ho potuto constatare di persona, - sottolinea Mazzocca - sia con un sopralluogo sia partecipando ad un assemblea svolta il 12 novembre 2016, la fondatezza delle ragioni di chi si opponeva alla costruzione di un siffatto impianto in una zona contigua a due Sic (Siti di Interesse Comunitario) "Lago di Serranella" e "Bosco di Mozzagrogna", che le amministrazioni comunali intendono salvaguardare per i propri progetti di sviluppo". Una decisione che giorni fa era stata sollecitata anche dal comitato popolare ‘No inceneritore in Val di Sangro’, da Wwf Zona Frentana e dall’associazione ‘Noimessidaparte’. 

“Caso chiuso. A vincere è stato il popolo del no”, scrive in una nota Marco Severo, presidente di Noimessidaparte e coordinatore del comitato No Inceneritore in Val di Sangro. Al pirogassificatore, che poteva incenerire ogni genere di rifiuti, anche tossico-nocivi e speciali, rinuncia pure la stessa società. Una resa incondizionata sopraggiunta dalla forte opposizione di un intero territorio. Due anni di battaglie che hanno portato a scongiurare la realizzazione di un altro ecomostro". 06 ottobre 2017

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati