Incendio alla Deter Global a Paglieta: danni per oltre due milioni. Controlli Arta per diossina
Il giorno dopo sono desolazione e macerie. I danni, stando ad una prima stima, sarebbero di circa 2 milioni e mezzo di euro. Sono stati completamente divorati dal rogo i magazzini dell'impresa Deter Global, in contrada La Selva a Paglieta, sulla provinciale pedemontana. Il capannone in ferro, di 1.500 metri quadrati, dove erano ammucchiati carta, saponi, detersivi e prodotti per la pulizia della casa e della persona e articoli da tabaccheria, è stato cinto e , in un baleno, divorato da fiamme altissime e si è accasciato su se stesso. Ci sono volute 12 ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco per avere la meglio sull'incendio. Stamattina, tra le lamiere deformi ancora colonne di fumo. Sul posto, oltre ad una processione continua di automobilisti e curiosi, i carabinieri e anche i tecnici Enel, perché la zona era al buio, a causa dei cavi bruciati. Quando ieri, intorno alle 19, il fuoco è divampato, violentissimo, con una sequenza di scoppi, anche tutta Paglieta, per alcuni minuti, è stata interessata da black out. E i sindaci di Paglieta, Nicola Scaricaciottoli, e di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, su indicazione del capitano dei carabinieri di Atessa, Marco Ruffini, hanno ordinato ai cittadini "di tenere porte e finestre chiuse", "a causa della nube sprigionata dall'incendio... nel deposito all'ingrosso di detersivi e fertilizzanti..., non essendo a conoscenza del grado di tossicità dei fumi" neri e fetidi prodotti. Nell'azienda sono giunti, l'altra sera, intorno alle 21.30, da Pescara, pure i tecnici dell'Arta (Agenzia regionale tutela ambientale) prima allertati dalla centrale operativa dei vigili del fuoco di Chieti e successivamente dalle forze dell'ordine. Sono stati effettuati campionamenti dell'aria e prelievi "nelle acque di spegnimento". Sono in corso analisi - rende noto l'Arta in uncomunicato - "per rilevare la presenza di eventuali composti organici volatili nei fumi sprigionati dalla combustione e per ricercare eventuali contaminanti", tipo diossina. Per ora si parla di "cause accidentali" che sarebbero all'origine del disastro. L'azienda occupava circa 10 dipendenti.
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