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San Giovanni Teatino (Ch) 23 febbraio '15 - Trentaduemila ettari si superfici vitate di cui 17 mila a Montepulciano (53%), una produzione media di oltre 3milioni e mezzo di ettolitro di vino, 40 cooperative, un consorzio di secondo livello, 22mila viticoltori di cui 225 vitivinicoltori che trasformano l'uva nel prodotto più importante dell'economia agricola regionale, che corrisponde ad un pil di 300 milioni di euro di cui 120 milioni riservati all'export. Sono i numeri della vitivinicoltura abruzzese, di cui si è parlato, questa mattina, a San Giovanni Teatino (Ch), nel corso del seminario "L'Abruzzo del vino: dalla riforma al mercato", promosso da Coldiretti Abruzzo per illustrare prospettive e cambiamenti di un settore che genera sempre più appeal soprattutto tra le nuove generazioni. All'incontro hanno partecipato cantine e imprenditori provenienti da tutta la regione oltre all'assessore regionale all'agricoltura Dino Pepe. Tra i temi affrontati anche la riforma della Politica agricola comunitaria. "Dal primo gennaio 2016 - sottolinea il responsabile nazionale di Coldiretti Domenico Bosco - l'attuale sistema di gestione del potenziale produttivo viticolo sarà eliminato e di conseguenza non sarà più possibile trasferire i diritti di reimpianto tra i produttori in quanto le superfici vitate verranno autorizzate gratuitamente dalla Regione, ovviamente non illimitatamente ma per l'Abruzzo pari ad un totale di poco più di 300 ettari di nuovi vigneti l'anno". Tra le questioni al centro dell'iniziativa anche la necessità di sburocratizzare il settore "Attraverso  una proposta che prevede l'eliminazione o la semplificazione di almeno 40 tra gli adempimenti a carico delle imprese - sostiene il presidente regionale di Coldiretti Domenico Pasetti - con una riduzione del 50% del tempo necessario alla burocrazia". Il seminario è stato anche l'occasione per presentare un servizio di assistenza specifica e una "newsletter" riservata ai soci abruzzesi per comunicare in tempo reale tutte le novità del settore sia a livello comunitario che nazionale e regionale". 

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