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Tra le macerie. I parenti delle vittime dell'Hotel Rigopiano, a Farindola (Pe), distrutto da una valanga lo scorso 18 gennaio, per la prima volta sono tornati sul luogo della tragedia. La magistratura ha infatti autorizzato il dissequestro e il prelievo di undici dei 18 veicoli lasciati nei pressi del resort e i familiari dei proprietari delle auto hanno raggiunto il sito per portare via i mezzi. Un passaggio tecnico che, però, ha consentito loro di vedere dal vivo, per la prima volta, il posto in cui hanno perso la vita i propri cari. C'è chi si è fermato a pregare sui resti dell'albergo e chi ha deposto un mazzo di fiori. I presenti hanno poi osservato un minuto di silenzio. Oltre ai parenti di alcune delle 29 vittime, è andato a recuperare l'automobile anche Giampiero Parete, uno degli undici superstiti, quello che è riuscito a sopravvivere alla valanga e che per primo ha lanciato l'allarme, facendo mettere in moto i soccorsi.Ad accompagnare i familiari c'erano i carabinieri della compagnia di Penne (Pescara), i carabinieri forestali e i militari del Decimo Reggimento Campania, che si stanno occupando della vigilanza del sito, ancora sotto sequestro. Intervenuti anche i vigili del fuoco di Pescara, con mezzi speciali per il recupero delle macchine rimaste tra i detriti. 02 marzo 2017 @RIPRODUZIONE VIETATA

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