Fossacesia (Ch) - Due tonnellate di marijuana, del valore di circa 10 milioni di euro sul mercato, suddivise in pacchi di circa 21-22 chili di peso ciascuno. E' un immane quantitativo di droga, un record per l'Abruzzo, ed è stato sequestrato dai carabinieri della compagnia di Giulianova, assieme ai colleghi di Fossacesia, in un deposito localizzato nelle campagne di Fossacesia (Chieti), in via Colle Castagna. Al ritrovamento, i militari diretti dal capitano Domenico Calore, sono giunti attraverso il pedinamento di un 49enne originario della provincia di Brindisi, Giovanni Carabotti, di Cisternino. L'uomo era stato fermato nei giorni scorsi, per un normale controllo stradale, sulla statale Adriatica, a Cologna Spiaggia, dal personale di una pattuglia del Nucleo radiomobile. Carabotti, con piccoli precedenti penali che nulla avevano mai avuto a che fare con gli stupefacenti, risultava essere nullafacente, eppure viaggiava a bordo di una potente auto di lusso e alloggiava in hotel, a Roseto degli Abruzzi (Teramo). Nell'ultima settimana, seguendo i suoi spostamenti, è stato accertato che faceva la spola tra Roseto (Teramo) e Fossacesia (Chieti). 

Secondo la ricostruzione, fatta questa mattina dai militari, l'uomo attendeva evidentemente lo sbarco della sostanza stupefacente, poi rinvenuta domenica all'alba nel deposito tra le campagne. Le forze dell'ordine hanno sfondato la porta d'ingresso del deposito  e poi preso a picconate un furgone parcheggiato all'interno, dentro cui c'erano le confezioni di stupefacente. Hanno sequestrato anche sulla spiaggia un potente gommone della lunghezza di circa 10 metri dotato di due motori fuoribordo dotato di due motori fuoribordo Mercury da 500 cavalli ciascuno e di un sofisticato sistema radar, abbandonato di fretta e furia da coloro che hanno trasportato la droga, molto probabilmente dall'Albania. 

Carabotti è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Lanciano a disposizione della Procura che procede per competenza territoriale. Le indagini proseguono per identificare eventuali complici dell'uomo, che probabilmente, in un'ampia organizzazione, aveva il compito di consegnare le balle di droga. Si tratta di un traffico internazionale di stupefacenti che di sicuro, attraverso l'Adriatico, dai Balcani giungevano sulla costa abruzzese, per poi essere destinato al mercato del Centro Sud Italia.  11 aprile 2017


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