Fara San Martino (Ch) 25 feb. '14 - Saranno ripristinate entro Pasqua le zone colpite dall’alluvione del 2 dicembre scorso. Ad annunciarlo è il sindaco di Fara San Martino, Giuseppe Di Rocco che, assieme all’ufficio tecnico comunale si è attivato per un progetto di ripristino al sentiero di accesso alle Gole di San Martino e alle sorgenti del fiume Verde e delle aree circostanti. La direzione del Parco nazionale della Majella in pochi giorni ha potuto dare il nulla osta di competenza. Per i lavori di bonifica sono state impegnate a carattere d’urgenza delle somme disponibili su un capitolo del bilancio provvisorio del 2014. “Sono molto soddisfatto dell’operazione definita nei giorni scorsi - conclude il sindaco di Fara - perché gran parte dei lavori di bonifica saranno eseguiti a costo zero per il Comune che, in cambio dell’intervento affidato, cederà all’impresa tutta la ghiaia che necessariamente andrà rimossa”. L’alluvione dello scorso 2 Dicembre ha provocato molti danni anche al territorio di Fara San Martino. La smisurata quantità di acqua piovana, raccolta da molti ettari di territorio montuoso e confluita tutta e contemporaneamente attraverso il Vallone di Santo Spirito, ha trascinato a valle qualche migliaia di metri cubi di ghiaia e pietrame che si sono depositati naturalmente presso le Sorgenti del fiume Verde in località San Pietro di Fara San Martino. Il giorno successivo, probabilmente sempre a causa delle ingenti piogge, si è verificato il distacco di un costone roccioso che, come già precedentemente avvenuto a gennaio 2010, è rovinato a valle ostruendo letteralmente il transito al sentiero che conduce alle Gole di San Martino in Valle, al Monastero benedettino dell’832 d.c. come a tutto il vallone che conduce dritto a alla vetta di Monte Amaro, la vetta più alta della Maiella. “È stato terribile - racconta Di Rocco - stare ad osservare perfettamente inermi ed impotenti ciò che la forza della natura stava provocando: in poche ore abbiamo solo potuto constatare gli effetti di una forza incontrollabile che ha sommerso letteralmente di ghiaia luoghi che sono da sempre meta di turisti e amanti della natura”.

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