Trasmessa al Governo la delibera di Giunta regionale - la numero 30 del 24 gennaio 2018 - con la quale si ribadisce il no all’estrazione di gas da sotto il lago di Bomba. "Con questo atto – commenta il sottosegretario Mario Mazzocca – teniamo fede all’impegno preso con le popolazioni di far valere le nostre ragioni sia partecipando a tutte le fasi del processo amministrativo previsto dalla legge sia continuando la nostra battaglia presso la Corte Costituzionale contro i provvedimenti che escludono la Regione dalla partecipazione ai processi decisionali in materia di politica energetica dove abbiamo già ottenuto qualche vittoria".

La Giunta regionale, come già anticipato giorni fa in occasione della firma del documento congiunto con i sindaci e le associazioni ambientaliste, approva le osservazioni al “Progetto di concessione Colle Santo” proposto dalla ditta Cmi Energia Spa. L'esecutivo ha fatto proprio il giudizio negativo del Comitato Via regionale (n° 2858 del 16/01/2018) sulle integrazioni al progetto della Cmi e ribadisce la richiesta di svolgimento dell’inchiesta pubblica ai sensi della legge 152/2006.

Sulla questione polemizza il consigliere regionale Mauro Febbo, di Forza Italia, che dice: "La richiesta formale avanzata dalla Regione Abruzzo, sottoscritta dagli ambientalisti e inviata ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico per chiedere il blocco è solo l’ennesima sceneggiata farsa messa in atto dal presidente Luciano D’Alfonso e dal sottosegretario Mario Mazzocca. Non solo, ma la presa di posizione dell’esecutivo regionale è oltremodo tardiva. Infatti - evidenzia -  si dovrebbe spiegare all'Abruzzo e ai cittadini della Val di Sangro come mai la Regione facile e veloce ha impiegato ben 18 mesi".
25 gennaio 2018

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