Lanciano (Ch) 06 giu. '14 - E' finita in ospedale per una contusione lombo-sacrale. L'ennesimo atto di bullismo stavolta ha avuto come vittima una ragazzina. E' di un clima infuocato il fine anno scolastico in una prima media di una scuola della val di Sangro (Ch). 
Laura (nome di fantasia per tutelare la minorenne, ndr) non è l'unica ad aver subito intimidazioni, vessazioni verbali e fisiche durante tutto l'anno: gli atti di bullismo sono stati all'ordine del giorno. Una compagna di classe della bimba, ad esempio, operata alle gambe, è stata puntualmente picchiata con una riga da disegno sugli arti, nei punti dove aveva subito l'intervento. Anche una collaboratrice scolastica, la popolare bidella, ha dovuto subire le angherie e le violenze verbali di alcuni ragazzini: la signora, ad un certo momento non ce l'ha fatta più, ed è scoppiata persino a piangere. 


La classe di Laura - come denunciano anche i genitori della bambina - da circa un anno è "ostaggio" di due ragazzini, "bulli per passione e per problemi familiari". Il 4 giugno scorso si è verificato il fatto che ha scatenato la denuncia ad Abruzzolive.tv: "Ero al lavoro - racconta il papà di Laura - e mi chiamano al telefono e mi spiegano che mia figlia dev'essere portata al Pronto soccorso. Le hanno sfilato la sedia in classe e lei ha battuto violentemente la schiena sul pavimento. Via, di corsa, all'ospedale di Casoli: si è rimessa nel giro di pochi giorni. Fortunatamente nulla di grave maè l'ennesimo pesante scherzo che mia figlia ed altri subiscono. Ora basta: non posso, insieme a mia moglie, andare al lavoro col pensiero che dentro una scuola, un istituto dove dovrebbe regnare l'educazione al rispetto, mia figlia possa finire nuovamente in ospedale!" 


 Lo sconforto sopraggiunge subito: "Mia figlia - evidenzia - è così scontenta della scuola che non ci vuole andare più". Ovvio, in quell'istituto. "In questo anno scolastico - proseguono i genitori - nostra figlia ha imparato che la collaboratrice scolastica non merita il minimo rispetto, anzi può ricevere insulti e trattata da serva; che gli insegnanti si possono offendere e si può dare loro del tu e i compagni si possono malmenare e offendere pesantemente". 


Il padre di Laura non è solo nel denunciare una situazione grave: "Siamo un gruppo di genitori - precisa - stravolti dagli eventi. Ma non è accaduto tutto per caso". Perché le avvisaglie c'erano già state. "Sì, a novembre scorso, quando mia figlia tornava  a casa sorpresa, poi angosciata ed anche turbata. Poi abbiamo sentito altri mamme e papà e abbiamo capito che qualcosa non andava. Abbiamo voluto incontrare gli insegnanti". I genitori erano preoccupati del clima bollente, a tratti violento, rissoso. "Accadevano incidenti in classe che disturbavano continuamente le lezioni e i professori si sono lamentati di questo in ogni consiglio e riunione, ma non è stato preso alcun provvedimento". 


Su Laura, denuncia la madre in una lettera inviata al dirigente scolastico, "sono state alzate anche le mani", soprattutto "un compagno spesso alzava le mani su mia figlia" ma per il dirigente - che ha ignorato le proteste dei genitori - "i ragazzi devono imparare a non vivere in una campana di vetro e devono imparare a difendersi…". Allora per la mamma di Laura "possiamo tranquillamente giustificare la violenza o fare prevalere la legge della natura dove il più forte sopravvive". Non solo, dopo le rimostrante di diversi genitori, il dirigente ha rincarato la dose dicendo che non si deve "assumere atteggiamenti discriminatori nei confronti dei nuovi arrivati". Invece la madre di Laura afferma "l'atteggiamento discriminatorio è stato assunto nei confronti di quei ragazzi che hanno cercato di comportarsi bene". Tant'è che "in questa classe è stata fatta di tutt'erba un fascio, tutti sono cattivi ragazzi che si comportano male, non hanno meritato di andare a sciare, di fare la gita e neanche di fare una misera visita guidata a Juvanum". Non finisce qui la faccenda. Un decina di genitori sta già provvedendo a tutelare l'incolumità fisica dei propri figli (e soprattutto a cercare una scuola dove sia possibile studiare): "Stiamo provvedendo ad iscriverli in scuole medie di Lanciano. Il prossimo anno meglio cambiare scuola!"



Alessandro Di Matteo

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