Atessa (Ch) - Non sono sufficienti gli studi di settore, i commercianti vengono sottoposti periodicamente ad ispezioni delle Fiamme gialle e, anche a questo, con il tempo ci si abitua. Quanto successo questa mattina ad una attività commerciale di Atessa ha però dei risvolti tragicomici. A raccontare quanto accaduto è una commerciante, titolare di un negozio nei pressi dell'ospedale San Camillo.

"Siamo abituati ai controlli, non è certo la prima volta - racconta la negoziante perplessa -. Sono arrivati due finanzieri per le verifiche di routine e, come  al solito, ci hanno chiesto se stessimo rilasciando gli scontrini fiscali. Dopo varie peripezie, in un lasso di tempo non quantificabile, sono riusciti ad ultimare i loro controlli".

Improvvisamente sulla scena si aggiunge un altro personaggio. Et voilà... E' un venditore abusivo straniero che, con fare spavaldo, entra nella rivendita dove ci sono i certosini finanzieri e mostra la propria merce alla ricerca di acquirenti. "Volete accendini? Calzini?"

"No grazie, non ci serve niente", risponde un finanziere. Così l'extracomunitario, imperturbabile, esce e continua il suo giro sperando di trovare altrove maggiore fortuna.

"Ma come: 'No grazie'? - balza allibita la commerciante -. Siamo qui a cercare scontrini e peli nell'uovo e poi davanti a un abusivo lasciamo correre? Ma io le tasse per quanti devo pagarle?" Una storia che se non fosse vera sarebbe anche divertente, come confermano i testimoni. La parte più triste invece è quella ricoperta dai finanzieri che, con amarezza, ammettono: "Purtroppo non possiamo farci niente, molti di questi venditori risultano nullatenenti e, comunque, anche se li portassimo con noi per accertamenti dopo qualche ora sarebbero liberi e continuerebbero con le loro attività".

"Non diciamo nulla di nuovo denunciando le difficili condizioni che vivono commercianti, artigiani e piccoli imprenditori - conclude la disillusa esercente -. Nonostante la crisi e i livelli di tassazione criminali, troviamo comunque il coraggio di alzare le serrande al mattino, sperando che le cose vadano bene, per poter dare lavoro anche ad altri. Lo Stato dovrebbe darle a noi le medaglie al valore. Noi non ce l'abbiamo con nessuno, tantomeno con le forze dell'ordine. Ma questo Paese, talvolta, è ridicolo...".

02 dicembre '15

Azzurra Caldi

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